Xiaomi Car è qui: fino a 800 km di autonomia, guida autonoma avanzatissima e gli stessi colori dei telefoni Xiaomi 14

Si chiama SU7 ed è disponibile in due versioni, a trazione posteriore e integrale, e per Xiaomi è il primo passo per diventare uno dei maggiori produttori di auto al mondo
Alessandro Nodari
Alessandro Nodari
Xiaomi Car è qui: fino a 800 km di autonomia, guida autonoma avanzatissima e gli stessi colori dei telefoni Xiaomi 14

Su Xiaomi si potranno avere tante opinioni, ma una cosa è certa: l'azienda porta a compimento quello che si prefigge (it delivers, si direbbe in inglese). (Leggi anche: cos'è la guida autonoma).

È il caso della sua prima auto elettrica, una grande berlina da quasi 5 metri chiamata SU7 (SU sta per Speed Ultra) e che l'amministratore delegato di Xiaomi Lei Jun descrive come "un'auto da sogno, paragonabile a Porsche e Tesla". Non solo, ma per l'azienda rappresenta il primo passo per diventare, nel giro di 15 o 20 anni, nientemeno uno dei cinque maggiori produttori di auto al mondo.

Parole grosse, ma com'è questo primo passo? A guardare la nuova "Xiaomi Car" si definirebbe solido. Lasciamo perdere le stravaganze futuribili della fantomatica Apple Car, qui abbiamo una vettura filante che grazie alla matita di Chris Bangor richiama le varie Tesla S o Nio ET7 ma non troppo. 

Lunga 4997 mm, larga 1963 mm, alta 1440 mm e con un passo di 3000 mm, la SU7 è pensata in primo luogo per la sicurezza e il comfort.

Xiaomi ha svelato il sistema di "sicurezza passiva", che si basa su un telaio innovativo in grado di resistere a più di 40 test di collisione.

Xiaomi ha sviluppato internamente i processi di pressofusione, integrando i componenti in un unico monoblocco, il che ha consentito di ridurre i giunti saldati, il peso (del 17%) e le ore di produzione (del 45%). Nota curiosa, la piattaforma si chiama Modena, per richiamare (come per i motori elettrici) la tradizione automobilistica. 

A questo si aggiunge la sicurezza attiva fornita dal cuore dell'auto, ovvero l'intelligenza del sistema operativo Xiaomi HyperOS. L'azienda ha sviluppato una tecnologia 4D per migliorare l'identificazione e il riconoscimento di eventuali situazioni di pericolo, specialmente per pedoni e veicoli a due ruote, oltre che gli ostacoli in condizioni difficili come la caduta della neve, riportando un tasso di un errore ogni 300.000 chilometri.

Durante la presentazione, il produttore cinese ha dichiarato di aver sviluppato tre tecnologie: Adaptive BEV Technology, Road-Mapping Foundational Model, e Super-Res Occupancy Network Technology, che rivoluzionano rispettivamente la percezione del mondo esterno, permettono all'auto di adattarsi all'ambiente circostante rispondendo in tempo reale e migliorano il riconoscimento degli oggetti.

Anche l'assetto è completamente affidato all'elettronica, un algoritmo full-stack auto-sviluppato, che gestisce sospensioni e aerodinamica autoadattativa, oltre all'impianto frenante. Per quanto riguarda lo sterzo, si parla di un raggio di sterzata di appena 5,7 metri.

Per quanto riguarda la guida autonoma, Xiaomi ha affermato che è "in prima linea nel settore", in quanto ha sviluppato il primo modello AI al mondo pronto per la produzione in grado di prendere decisioni autonome in base ai dati ambientali.

Questa tecnologia si basa su due chip NVIDIA Orin da 508TOPS totali e su un set di sensori che comprendono un LiDAR, undici telecamere ad alta definizione, tre radar e 12 radar ultrasonici (SU7 Max).

Passando all'abitacolo, l'auto presenta un tetto in vetro di ben 5,32 m2, mentre la cabina è dotata di sistemi di insonorizzazione avanzati. All'interno troviamo un cruscotto digitale "rotante" da 7,1", uno schermo centrale da 16,1" 3K, che curiosamente nel video di presentazione include anche tasti fisici, mancanti nelle immagini ufficiali, quindi non sappiamo se sia un optional o una versione precedente, e un Head-up display da ben 56".

Per i passeggeri posteriori, sono a disposizione due tablet opzionali, e il tutto è alimentato dal chip per auto Snapdragon 8295 con potenza di calcolo AI fino a 30 TOPS, che consente un'esperienza interattiva definitiva con il collegamento di cinque diversi schermi.

Il sistema è in grado di integrarsi con le app e i dispositivi Xiaomi, per esempio se si porta il telefono nell'auto verrà mostrata un'icona che consente di interagire con il dispositivo dal tablet centrale, ed è stato sviluppato un vero e proprio ecosistema aperto a sviluppatori di terze parti per connettersi con i dispositivi smart della casa in modalità plug and play. C'è inoltre il supporto a CarPlay. 

A corredo ci sono poi le luci ambientali, un volante tutto sommato classico, sistema audio Dolby e tre colorazioni disponibili: Grigio chiaro, Rosso e Nero. 

Notevole lo spazio per gli occupanti, con 1012 mm in altezza per i sedili anteriori e 105 mm per le ginocchia nei sedili posteriori, mentre il bagagliaio posteriore è di 517 litri (105 quello sotto al cofano).

Ma passiamo al motore. Xiaomi SU7 è realizzata su un'architettura a 800 Volt e sarà disponibile in due varianti, una a trazione posteriore con motore da 299 CV (SU7) e una con due motori a trazione integrale da 673 CV (SU7 Max). Quest'ultima monta una batteria da 101 kWh di CATL che consente un'autonomia di 800 km (ciclo CLTC), mentre la variante a trazione posteriore si ferma a 668 km.

L'azienda ha sviluppato i motori completamente in casa, creando tre versioni, HyperEngine V6, V6s e V8s, in riferimento ai motori a combustione interna V6 e V8. 

Gli HyperEngine V6 e V6s sono già in produzione e raggiungono i 21.000 giri/min, con il V6 che raggiunge i 299 CV (SU7), mentre il V6s arriva a 374 CV (SU7 Max). Ben più interessante il V8s, che raggiunge un valore di 27.200 giri/min per 425 kW (578 CV) e che dovrebbe essere pronto per il 2025.

Xiaomi ha sviluppato internamente anche la batteria, adottando la soluzione integrata nel telaio CTB (Cell To Body) di BYD, ma con una più alta efficienza di integrazione della batteria, un miglioramento delle prestazioni complessive del 24,4% e una riduzione dell'altezza di 17 mm.

La capacità massima arriva fino a 150 kWh, per un'autonomia teorica CLTC superiore a 1200 km.

Xiaomi afferma che in 5 minuti di ricarica si possono ottenere 220 km di autonomia e ben 550 km con una sosta di 15 minuti, ed è poco influenzata dalle basse temperature.

Impressionanti le prestazioni. La variante a motore posteriore accelera da 0 a 100 km/h in 5,28 s (210 km/h di velocità massima), mentre quella a trazione integrale in appena 2,78 s, con una velocità massima di 265 km/h (e c'è anche una modalità Boost per accelerare al massimo).

La SU7, che dovrebbe arrivare sul mercato cinese nei prossimi mesi (non sono stati svelati i prezzi, ma Lei ha detto che saranno un po' più alti della concorrenza) sarà disponibile negli stessi colori dei telefoni Xiaomi 14, Aqua Blue, Mineral Gray e Verdant Green, ma quello che impressiona sono i numeri di produzione.

Xiaomi afferma di poterne produrre subito 200.000 l'anno in uno stabilimento a Pechino di proprietà di BAIC, e per dare un'idea delle dimensioni del progetto ha investito 10 miliardi di dollari nello sviluppo.

Il mercato cinese, attualmente tiepido sulle vetture elettriche a causa del calo della domanda, non ha reagito con entusiasmo all'annuncio, con le azioni di Xiaomi che non hanno guadagnato granché. 

La minaccia maggiore in Cina viene da BYD e ovviamente Tesla, mentre nessuna parola sul mercato globale, ma non dubitiamo che nei prossimi anni Xiaomi avrà in mente delle sorprese anche per noi.

Aggiornamento 29/12/2023

Abbiamo aggiunto alcune foto e informazioni nell'articolo riguardanti motori, batteria, telaio, guida autonoma e integrazione tra auto e telefono. 

Fonte: Weibo
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