Continueranno ad esserci pochi Tesla Semi
Tesla è in grado di produrre pochi Semi, i famosi camion elettrici che continuano ad accumulare ritardi su ritardi e che secondo le previsioni di Elon Musk avrebbero dovuto cambiare il trasporto merci su strada, e la situazione è destinata a durare per almeno un anno.
Il problema? La produzione di batterie (ecco cosa sono le batterie allo stato solido), e ad ammetterlo, a sorpresa, è lo stesso Musk. Sorpresa, perché sembrava che Tesla fosse ormai sulla buona strada per produrre accumulatori in quantità, soprattutto del tipo 4680 da quando sono state introdotte nelle Model Y.
A Shanghai è appena stato completato un nuovo impianto di produzione di Megapack, il prezzo del litio si è abbassato e Tesla si sta orientando verso la tecnologia litio-ferro-fosfato (LFP) rispetto a quelle NMC (Nichel Cobalto Manganese) o Nichel Cobalto Alluminio (NCA), il che dovrebbe garantire una maggiore capacità di produzione.
Invece Musk ha dichiarato che i Tesla Semi continueranno a essere pochi, almeno fino alla fine del 2024, fondamentalmente perché non ci sono abbastanza batterie.
Ma non solo. Anche se i nuovi camion elettrici avrebbero dovuto montare le batterie 4680, in realtà montano ancora le 2170 perché il rendimento della produzione di 4680 continua a essere basso, anche a causa di problemi da parte di Panasonic, uno dei partner di Tesla. In caso ve lo stiate domandando, i numeri che identificano le batterie si riferiscono alle loro dimensioni, larghezza e altezza. Qui sotto potete vedere la differenza.
E le 2170 non abbondano, perché tutta la produzione si è spostata quasi completamente sulle nuove 4680. Questo avrà effetti non solo sui Tesla Semi, che sono stati consegnati in quantità limitate (modello Classe 8) a Pepsi dopo un ritardo di ben tre anni, ma anche sui Cybertruck, le cui consegne dovrebbero scattare a settembre (in quantità limitate).
E dalla fine del 2024 possiamo attenderci un'invasione di Semi sulle strade? Difficile pensarlo, ma Musk crede fortemente nel progetto, che considera essenziale per ridurre l'inquinamento ambientale.
Il miliardario prevede di costruire un impianto di produzione dedicato in Nevada, capace di sfornare 50.000 camion all'anno, oltre a un impianto di produzione di celle 4680 in grado di alimentare 1,5 milioni di veicoli elettrici l'anno.
Quello che sta succedendo a Tesla è piuttosto indicativo della situazione in cui potrebbero trovarsi le altre case automobilistiche in previsione della transizione elettrica, perché probabilmente nessuno investe in batterie al litio come il produttore americano, dall'estrazione alla produzione del pacco batterie. Se il problema sarà l'approvvigionamento di batterie, con quelle allo stato solido ancora anni a venire, i piani di bloccare la vendita di auto a combustione hanno un serio ostacolo sul loro cammino.