Tesla rilascia l'aggiornamento FSD 12 ai dipendenti. Ma è la "vera" guida autonoma promessa?
Quante volte abbiamo sentito promettere a Musk che il Full Self-Driving (FSD) sarebbe arrivato presto? Diverse volte, ma qualche mese fa la promessa è diventata che il "vero" FSD (quindi una guida autonoma veramente completa) sarebbe arrivato entro la fine dell'anno, e che per questo avrebbe meritato un aggiornamento con una numerazione dedicata, quindi la versione 12 (sapete come funziona la guida assistita?).
Bene, ora il FSD v12 è finalmente qui, e Tesla ha iniziato a rilasciarlo ai primi tester, ovvero i dipendenti dell'azienda. Ma sarà una guida veramente autonoma?
Cominciamo subito con il dire che questo aggiornamento è veramente importante, in quanto l'auto non deciderà le azioni da intraprendere in base a uno scenario programmato nel codice (hard coded, si dice in inglese), ma grazie alle reti neurali.
Questo risultato è solo l'apice di un processo fortemente voluto da Musk e iniziato da tempo con la rimozione dei radar dalle Tesla per lanciarsi in quello che è stato chiamato Tesla Vision.
Ovvero la capacità del computer di riconoscere le situazioni che incontra esclusivamente grazie alle telecamere, proprio come farebbe un essere umano, e non ai radar, soluzione adottata invece da tutti gli altri attori del mercato,
La mossa, estremamente rischiosa, è stata intrapresa grazie all'enorme quantità di dati raccolti da tutte le Tesla nel mondo, e utilizzata per addestrare l'intelligenza artificiale.
In questi anni, il produttore americano di auto elettriche ha lanciato infatti un grande test beta (negli Stati Uniti), consentendo agli utenti di provare le funzionalità di guida autonoma del software (a caro prezzo, più di 10.000 dollari, che molti hanno versato anche anni fa sulla fiducia) pur specificando che non si trattava di una guida "veramente" autonoma, in quanto bisognava sempre mantenere il controllo del veicolo (il che la renderebbe una guida autonoma di livello 2, ovvero una guida assistita).
Il problema è che alcuni utenti si sono lasciati abbagliare dai proclami di guida completamente autonoma, "dimenticando" o ignorando gli avvertimenti.
Il che è risultato in incidenti e anche azioni legali da parte di alcuni enti regolatori statunitensi, in quanto l'azienda aveva pubblicizzato la funzione diversamente.
Ma adesso che è arrivato l'atteso aggiornamento ai primi tester? Tesla si assumerà le sue responsabilità e definirà il suo programma a guida completamente autonoma (ma veramente)?
Innanzi tutto, non c'è ancora una regolamentazione in questo senso, in quanto per circolare in autonomia le Tesla avrebbero bisogno di una licenza particolare al momento concessa solo in alcuni Stati ad alcune aziende come Google e Waymo. Ma tralasciamo per un attimo la questione legale.
Il fatto è che Tesla non ha accennato al fatto che il FSD v12 abbia la guida completamente autonoma, e neppure Musk (il che la dice lunga). E se pensiamo che questo test ai dipendenti precede in genere di poco il rilascio agli utenti (a loro volta beta tester), la cosa non lascia molte speranze in questo senso.
Quindi potrebbe benissimo essere che il FSD v12 abbia la capacità di guidare in autonomia, ma Tesla continua a dire che bisogna mantenere il controllo del veicolo, il che equivale a dire che non si assume alcuna responsabilità sul software.
È questo il punto. Tesla non sembra avere intenzione, al di là dei proclami, di compiere il grande passo avanti promesso, così come non sono stati presentati dati alle autorità di regolamentazione per vedersi approvata la guida autonoma di livello 3, men che meno 4 o 5. Dati su cui l'azienda non è mai stata particolarmente trasparente.
Al momento, quindi, gli utenti continueranno a fare da tester, anche se dovessero ricevere il FSD v12 entro la fine dell'anno. E a questo punto, che il FSD v12 sia davvero una guida autonoma o meno fa forse poca differenza.