Scatola nera obbligatoria per le auto: quando arriva e misure di privacy

Vincenzo Ronca
Vincenzo Ronca
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Arrivano importanti novità per quanto riguarda l'industria automobilistica, nonché per i proprietari e futuri proprietari di auto in Italia. A partire dal 6 luglio 2022 la scatola nera diventerà obbligatoria per le auto in Italia.

L'obbligo entrerà in vigore nell'ambito del Regolamento UE 2019/2144, che potete leggere nel dettaglio dalla fonte ufficiale. Questo prevede che tutti i veicoli, bus e camion di nuova omologazione ne siano dotati. Tale strumento è lo stesso che molto compagnie assicurative offrono come opzionale ai loro clienti. 

Nello specifico, la scatola nera sarà obbligatoria per tutti i veicoli di nuova produzione dal 6 luglio 2022. Poi, a partire dal 7 luglio 2024 sarà obbligatoria per tutto il parco circolante di prima immatricolazione. Per i veicoli già in attività non si prevedono invece novità, a meno di implementazioni della legge a livello nazionale.

La nuova misura rientra in un piano più ampio attuate dall'Unione Europea in materia di riduzione degli incidenti stradali.

Tra le nuove misure ci sono:

  • Sistema di frenata autonoma d'emergenza.
  • ISA-Intelligent Speed Assistance, dispositivo che avverte il guidatore dell'avvenuto superamento del limite di velocità.
  • Predisposizione per il montaggio di sistemi "alcolock", ovvero quelli che impediscono l'avviamento del motore nel caso in cui venga rilevato lo stato di ebbrezza nel guidatore.
  • Rilevamento di stanchezza e distrazione del conducente.
  • Lane Keeping Assist (sistema di mantenimento del veicolo nella corsia di marcia).

Tutti questi strumenti saranno resi obbligatori nei veicoli di nuova produzione.

In merito alla scatola nera, è bene considerare che si tratta di uno strumento che registrerà tutti i parametri relativi alla guida, in modo che possano tornare utili in caso di controversie legali o di incidenti. Nello specifico si tratterà di velocità, frenata, posizione del veicolo e inclinazione del veicolo. Sarà anche registrata la frequenza di attivazione dei sistemi di sicurezza e del sistema di chiamata d'emergenza.

Questi dati saranno accessibili unicamente in caso di sinistro, non potranno portare all'identificazione del proprietario del veicolo, così come non potranno essere usati per monitorare le abitudini del conducente. L'accesso di questi dati sarà reso possibile alle forze di polizia ma non alle compagnie assicurative. Dopo un certo periodo di tempo, tutti i dati associati a uno specifico veicolo verranno eliminati.

Via: Autoblog
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