In Cina nasce la rivoluzione elettrica: BYD e SAIC-GM sfidano Tesla

Il mercato delle auto elettriche è in forte espansione, soprattutto nel Paese asiatico
Alessandro Nodari
Alessandro Nodari
In Cina nasce la rivoluzione elettrica: BYD e SAIC-GM sfidano Tesla

Il mercato mondiale delle auto elettriche (ecco alcuni miti sfatati) è in forte espansione, ed è passato in pochi anni da un tasso di penetrazione del 4% (2020), al 14% (2022), con previsioni per il 2023 del 18%.

A certificarlo, diversi analisti, tra cui IDC (International Data Corporation) in un rapporto intitolato Worldwide Semiconductor Automotive Ecosystem and Supply Chain, in cui si evidenzia come nel 2022 si siano raggiunte 11 milioni di unità, a testimonianza di un settore in rapida crescita (ecco le auto elettriche più economiche). 

La stragrande maggioranza delle vendite di auto elettriche fino ad oggi si concentra principalmente in tre mercati: Cina, Europa e Stati Uniti, ma è nel Paese asiatico che si osserva la spinta maggiore.

Grazie al miglioramento dell'offerta, agli alti prezzi del petrolio, ai sussidi governativi e alle promozioni a prezzo garantito da parte delle case automobilistiche, il mercato cinese dei veicoli elettronici ha raggiunto quasi 7 milioni di unità con un tasso di penetrazione del 31,3% nel 2022.

Questo significa che due auto elettriche su tre in circolazione al mondo sono in Cina. 

Quote di mercato delle auto elettriche nel 2022. Fonte: IDC

Andando a vedere i maggiori produttori mondiali di auto a batteria, se non desta sorpresa scoprire il nome di Tesla, forse qualche nome a noi poco noto sì. 

Nel mondo, il podio è dominato da BYD, Tesla e SAIC-GM Wuling, che da soli occupano il 36,11% del mercato nel 2022, mentre in Cina questi stessi attori occupano il 53% del mercato, ma Tesla si deve accontentare della terza posizione con una quota di mercato del 10,3%. Nel Paese asiatico, i primi dieci marchi sono tutti locali, a eccezione di Tesla, il che la dice lunga sugli investimenti e sulla competizione che regna lì (e anche perché Tesla abbia iniziato a proporre pubblicità proprio in Asia).

Le tendenze incoraggianti stanno avendo anche effetti a catena positivi per la produzione di batterie e le catene di approvvigionamento. Un rapporto di IEA (International Energy Agency) evidenzia come i progetti di produzione di batterie annunciati sarebbero più che sufficienti per soddisfare la domanda di veicoli elettrici fino al 2030 nello scenario Net Zero Emissions della stessa società di analisi, ma la produzione rimane altamente concentrata in Cina, che domina il commercio di batterie e componenti.

Anche IDC concorda su questo punto. Secondo l'istituto di analisi, i costruttori di veicoli elettrici dovrebbero prendere in considerazione la possibilità di modificare la loro strategia di puro outsourcing originale e organizzare più attivamente i componenti principali a monte da una prospettiva strategica, come investimenti, cooperazione, auto-sviluppo per migliorare il controllo della catena industriale. Allo stesso tempo, bisognerebbe creare un sistema di gestione della supply chain più digitale e intelligente per aumentare la resilienza e l'agilità.

Guardando ai mercati, sia IDC che IEA suggeriscono di aumentare gli investimenti nei mercati di maggior valore, ma senza sdegnare i mercati in via di sviluppo, come Tailandia, dove la quota di auto elettriche è salita al 3% l'anno scorso, l'India e l'Indonesia (1,5%). In India, per esempio, il programma di incentivi del governo da 3,2 miliardi di dollari ha attratto investimenti per un valore di 8,3 miliardi di dollari, e dovrebbe aumentare sostanzialmente la produzione di batterie e il lancio di veicoli elettrici nei prossimi anni.