Quante volte è capitato di entrare in macchina in una fredda giornata invernale e, dopo pochi istanti, non riuscire più a vedere nulla di quello che c’è fuori dall’abitacolo? Un problema causato dall’appannamento dei vetri dell’auto, che nel giro di qualche decina di secondi diventano più impenetrabili della nebbia in Val Padana in pieno autunno. Un fenomeno prettamente fisico che può presentarsi anche d’estate, ma con una frequenza (e un fastidio) di certo inferiore a quanto accade d’inverno.
Ma come mai si appannano i finestrini d’inverno e cosa bisogna fare per sbrinarli o, addirittura, evitare che si appannino? Scopriamolo insieme.
Perché so appannano i vetri d’inverno (e d’estate)
Come detto, dietro la brina che si crea sui finestrini e sul parabrezza nelle fredde mattinate invernali è dovuto a un fenomeno fisico estremamente semplice. Quando entriamo in auto, carichiamo l’interno dell’abitacolo di particelle di aria umida. Non appena queste entrano in contatto con il vetro freddo dei finestrini o del parabrezza si condensano in tante piccolissime goccioline d’acqua, che si trasformano così in quello schermo visivamente impenetrabile che, a volte, ci costringe a fermarci fino a che la situazione non migliora.
La stessa cosa accade d’estate, ma a “parti invertite”. In questo caso è l’aria all’interno dell’abitacolo a essere più fredda (specialmente se abbiamo il condizionatore attivato) rispetto alla temperatura del parabrezza e dei finestrini dell’auto. L’umidità, a contatto con la superficie fredda del vetro si condensano e creano la patina di brina.
Come evitare che i vetri si appannino d’inverno
Diversi trucchi, più o meno casalinghi, permettono di risolvere il problema dei vetri appannati in partenza. Ossia, prima che la patina di umidità si formi sui finestrini e sul parabrezza e renda difficile vedere cosa accada al di fuori dell’abitacolo.
Tra tutti, però, due si mostrano particolarmente efficaci e consentono di salire in auto e partire senza più attendere che i vetri si spannino.
Il primo è definito da tutti “rimedio della nonna” e richiede un paio di patate e dei fogli di giornale. Tagliate a metà una patata e strofinatela sui vetri della macchina, così da creare una sottile patina di amido su tutti i cristalli. Terminata questa operazione attendete un minuto, munitevi di fogli di giornale e passateli sui vetri dell’auto. Questo vi permetterà di rimuovere la stragrande maggioranza dell’amido, ma non tutto: una sottilissima patina rimarrà comunque sul parabrezza e sui finestrini, impedendo alle goccioline di umidità di condensarsi.
Anche il secondo rimedio è piuttosto casalingo ma ugualmente efficace contro la brina sui vetri. In questo caso sarà necessario avere un paio di calzini e della lettiera in cristalli di silicio, acquistabile in qualunque negozio di articoli per animali. Prendete un calzino e riempitelo di cristalli, sigillatelo e infilatelo nel secondo calzino. Sigillate con cura anche il secondo e posizionatelo sotto uno dei sedili anteriori: i cristalli di silicio assorbiranno l’umidità nell’aria dell’abitacolo ed eviteranno che i vetri dell’auto si appannino.
Vetri appannati, cosa fare
Se, invece, siete in auto e i vetri si sono appannati, cosa potete fare per riprendere la marcia il prima possibile? Il rimedio più veloce ed efficace è presente tra le varie funzionalità del sistema di climatizzazione dell’auto. Tra i vari comandi, infatti, dovrebbe esserci anche quello di “sbrinamento veloce”, che spara aria calda (o fredda) direttamente sul parabrezza e permette di dissolvere istantaneamente la patina di brina che si è formata.