Come calcolare la perdita di valore di un'automobile: dal chilometraggio aglli anni, ecco i fattori che influiscono sulla svalutazione
Dopo la casa, per la maggior parte delle persone l’auto è l’acquisto per cui si spende maggiormente, ma è raro che una casa perda valore tanto rapidamente di una vettura. Questa dura realtà si presenta purtroppo quando decidiamo di cambiare auto e vogliamo vendere la nostra attuale.
Ma perché una macchina si svaluta, e come si calcola la sua perdita di valore? Andiamo a scoprirlo, anche nel caso delle auto elettriche, cercando di capire quali siano i fattori che incidono maggiormente su questo aspetto, come il tipo di auto, la data di immatricolazione, i chilometri percorsi, il suo stato e molto altro.
È importante sapere cosa causa il deprezzamento dell’auto, in quanto ci permette di prendere una decisione informata non solo quando vendiamo la nostra vettura, ma anche in caso di acquisto, per esempio su AutoScout 24. Conoscere con esattezza il suo valore di mercato è fondamentale per evitare inconvenienti.
Cos'è la svalutazione di un'automobile
La svalutazione di un’auto si riferisce alla differenza di valore tra il momento dell’acquisto e il momento in cui si desidera venderla, ovvero la sua diminuzione di valore nel tempo.
Questo aspetto riguarda tutte le auto, ma alcune lo subiscono peggio di altre, non solo per le loro condizioni e chilometri percorsi, ma anche per la marca e il modello, oltre che per la richiesta da parte degli utenti, quindi per il mercato.
A seconda della marca e del modello, tieni presente che una vettura perde circa il 10% del suo valore appena esce dalla concessionaria, e un altro 10-15% viene perso entro la fine del primo anno: è il periodo durante il quale la svalutazione è più drammatica.
Inoltre, a parte la perdita di valore a causa dell’usura, ogni volta che viene rilasciato un nuovo modello con caratteristiche e funzionalità aggiornate, i modelli precedenti diventano immediatamente obsoleti. Il che tende ad accelerare ulteriormente la svalutazione.
C’è poi un aspetto da considerare: il numero di veicoli prodotti. Il discorso che stiamo facendo vale per auto prodotte in serie, mentre vetture esclusive prodotte in tiratura limitata possono seguire una strada opposta e aumentare di valore negli anni, anziché svalutarsi.
Fattori che influiscono sulla svalutazione dell'auto
Sono quindi diversi i fattori che determinano la svalutazione di un’auto. Andiamo a vederli.
Età dell’auto
Banalmente, più un’auto è vecchia, meno valore ha. Questo vale tanto di più nel caso di vetture in cui le parti di ricambio sono più difficili da recuperare in quanto non più prodotte e non disponibili sul mercato (per esempio dalle auto demolite).
Numero di chilometri
Le auto con più chilometri sulle spalle sono quelle che si deprezzano maggiormente, in quanto il numero di chilometri determina l’utilizzo del veicolo, oltre che la possibilità di eventuali rotture.
Nelle auto con motore a benzina, il numero di chilometri annui preso come riferimento può variare da 10.000 a 20.000 km in base alla cilindrata, mentre per i modelli diesel si va da 16.000 a 30.000 chilometri all’anno.
In base al chilometraggio ci sono delle percentuali di rivalutazione o svalutazione che fanno aumentare o diminuire il valore finale.
Marca e modello
Le marche e i modelli di auto popolari, come i SUV, di solito si deprezzano più lentamente delle marche e dei modelli che non sono molto richiesti. Vanno considerati, inoltre, elementi come il tipo di cambio, manuale o automatico, il segmento di appartenenza della vettura e la Casa automobilistica produttrice del modello.
Condizioni generali
Le auto mantenute in buono stato si svalutano meno di quelle con danni, parti mancanti persino malfunzionamenti. Tieni presente che piccoli problemi, anche estetici, possono causare un abbassamento della valutazione.
Manutenzione
Un’auto che ha effettuato regolarmente i tagliandi sarà svalutata meno di un’auto che non ha rispettato le scadenze
Motore ed efficienza del carburante
Generalmente, le auto a basso consumo di carburante presentano un maggiore valore di rivendita a lungo termine. Le normative sempre più stringenti in termini di riduzioni delle emissioni di CO2 per diminuire l’inquinamento atmosferico hanno infatti portato una diminuzione della domanda di auto diesel, generando un deprezzamento significativo delle vetture alimentate a gasolio.
Questa però non è una regola assoluta. Come vedremo, infatti, le auto elettriche, che dovrebbero essere le auto più “pulite” in assoluto, presentano un deprezzamento maggiore a causa della scarsa fiducia nella tecnologia e la paura di problemi con la batteria.
Andamento del mercato
Il mercato dell’auto è un altro di quei fattori fondamentali che influisce sulle quotazioni di un veicolo e quindi sul tasso di svalutazione.
Ad esempio, una marca o un modello specifico può essere più richiesto rispetto a un altro e quindi, assecondando l’equazione tra domanda e offerta, avere una maggiore valutazione, proprio perché in questi casi è la domanda a superare l’offerta.
Inoltre, così come per tutti i beni messi in commercio, un’auto nuova perde di valore nel tempo perché, soprattutto oggigiorno, le tecnologie e le funzioni di cui è dotata lasciano il posto ad altre più innovative e all’avanguardia.
Questo vale soprattutto per gli ADAS: visto che da luglio 2024 alcuni di questi sono obbligatori, le auto che non ne saranno dotate presenteranno presumibilmente una svalutazione maggiore.
Come calcolare la svalutazione di un'automobile
Ora che abbiamo visto quali sono i fattori che concorrono alla svalutazione di un’auto, siamo pronti a vedere come si calcola: si può usare una sorta di formula piuttosto vaga che consente di farsi un’idea del valore, oppure utilizzare strumenti più precisi.
La formula non tiene presente di variabili come lo stato della vettura, ma stabilisce che dopo un certo periodo dall’immatricolazione, la vettura perde una certa percentuale del suo valore:
- Dopo un anno, il valore della vettura diminuisce del 25%
- Dopo quattro anni, il valore diminuisce del 63%
- Dopo cinque anni, il valore diminuisce del 71%
Questi valori sono indicativi, e si riferiscono a vetture a benzina con un numero di chilometri annui da 10.000 a 20.000 km in base alla cilindrata, o auto diesel tra 16.000 a 30.000 km.
Nel caso di variazioni sul numero di chilometri effettuati, esistono percentuali di svalutazione (o rivalutazione) che possono essere applicate per diminuire o aumentare il valore finale.
- Ogni 5.000 km in meno percorsi, si aggiunge l’1% al valore dell’auto, fino a un massimo del 25%
- Ogni 3.000 km in più percorsi, si toglie l’1,5% al valore dell’auto, fino a un massimo del 60% (non per taxi o auto a nolegio)
Quindi, per fare un esempio, se comprate un’auto da 30.000 euro, dopo un anno varrà 22.500 euro, mentre dopo cinque anni varrà 8.700 euro. Ripetiamo, questi numeri sono indicativi, perché poi intervengono altri fattori. Ecco perché conviene affidarsi ad altri strumenti.
Strumenti per calcolare la svalutazione
Cosa si può usare per avere una valutazione più precisa? Il modo migliore è utilizzare gli strumenti di valutazione online, che consentono con pochi clic di ottenere una valutazione precisa, sia nel caso si voglia vendere a un privato che a un concessionario (che ovviamente consentirà di vendere prima la vettura ma offrirà meno).
Alcuni di questi sono gratuiti, come quello di AutoScout24 o di noicompriamoauto, altri sono a pagamento, come quello di Quattroruote (che ne offre due, uno senza tenere conto delle quotazioni di mercato, da 2,99 euro, e uno più preciso da 9,99 euro).
Altri strumenti sono quelli messi a disposizione dai singoli produttori di auto, come Dacia, Renault, Fiat e altri.
In alternativa, puoi controllare le quotazioni di mercato, andando sui siti di vendita di auto, come AutoScout24, e vedere auto simili alla tua, per modello, accessori, chilometraggio e altro, a quanto sono vendute. Queste quotazioni non sono precisissime, in quanto il valore potrebbe dipendere anche dal momento o dal luogo di vendita della vettura.
Tabella di svalutazione di un'automobile
Sulla base di quanto previsto dalla formula per il calcolo manuale della svalutazione illustrata nel precedente capitolo, si può stilare una tabella indicativa che mostra quanto si svaluta un’auto nel corso degli anni:
- Dopo 1 anno: 25%
- Dopo 2 anni: 40%
- Dopo 3 anni: 50%
- Dopo 4 anni: 63%
- Dopo 5 anni: 71%
- Dopo 6 anni:75%
Come abbiamo detto, questi valori sono indicativi. Per minimizzare la svalutazione di un’auto, è necessario mantenere sempre l’auto in buone condizioni, evitare incidenti o comunque assicurare l’auto in modo da proteggerne il valore, conservare la vettura al coperto e acquistare auto di qualità, che non si svalutino nel tempo.
Qual è la svalutazione delle auto elettriche
Come tutte le auto, anche le auto elettriche si svalutano, ma il percorso che stanno seguendo questo genere di vetture negli ultimi anni è piuttosto curioso, e vale la pena parlarne, soprattutto in previsione di un investimento.
In teoria, essendo auto più “ecologiche” e moderne, le auto elettriche dovrebbero svalutarsi meno, corretto? In pratica, almeno nel momento in cui stiamo scrivendo, la loro svalutazione è incredibile, con punte persino del 50% nel primo anno, a seconda del mercato.
Questo è un altro aspetto da considerare, perché dobbiamo sempre valutare il mercato italiano, ovviamente. Nondimeno, un occhio agli altri Paesi ci consente di scoprire situazioni interessanti.
Secondo una ricerca italiana di carVertical, a due anni dall’immatricolazione le auto elettriche si svalutano mediamente del 17,5%, contro il 16,1% delle ibride, il 12,6% delle auto diesel e appena l‘1,6% delle auto a benzina. Cifre in netto contrasto con la formula che abbiamo visto nei capitoli precedenti, ma che abbiamo avvertito essere molto indicativa.
A cinque anni dall’acquisto la svalutazione è del 46,1% per le elettriche, contro il 37% delle ibride, il 37,2% delle auto diesel e il 23,6% di quelle a benzina, mentre a dieci anni (anche se qui forse non ha molto senso fare il confronto visto le novità degli ultimi anni), la svalutazione delle auto elettriche raggiunge il 66,2%, contro il 60,5% delle auto ibride, il 63,7% delle auto diesel e il 50,6% di quelle a benzina.
Una situazione complessa da valutare, affetta da marca, mercato e prezzi in continuo calo
In ogni caso, le auto elettriche si svalutano più velocemente, e negli altri Paesi va ancora peggio. Nel Regno Unito, una ricerca di Cap HPI e confermata da Parkers, ha riportato come l’Audi e-Tron GT passi da un valore di 107.675 sterline ad appena 54.700 sterline in un anno. La Ford Mustang Mach-E passerebbe invece da 59.325 sterline ad appena 28.575 sterline.
Stiamo parlando di più del 50% del valore, in 12 mesi. Addirittura lo YouTuber The MacMaster ha definito le auto elettriche “spazzatura usa e getta” dopo che la sua Porsche Taycan di due anni, costata 120.000 sterline, è stata valutata 44.650 sterline (o anche meno).
Tesla Model 3 farebbe un po’ meglio, cedendo “solo” il 45%. Per questa analisi si considerano auto che hanno percorso 10.000 miglia in un anno, circa 16.000 km.
Va un po’ meglio negli Stati Uniti. Guardando i listini di Edmunds, una Taycan da 150.000 dollari di due anni e appena 10.000 miglia costerebbe 106.000 dollari. Una Taycan con quattro anni e appena 5.000 costerebbe 92.000 dollari, 86.000 in meno rispetto alla nuova.
Secondo una ricerca di iSeeCars, però, i prezzi delle auto elettriche usate sono scesi del 31,8% tra il 2023 e il 2024 (auto tra uno e cinque anni di età), e se i prezzi di tutte le auto usate sono calati, quelli delle auto elettriche hanno visto “un calo drammatico”. Secondo il portale, il motivo sarebbe almeno in parte dovuto ai tagli dei prezzi di Tesla nel 2024.
L’opinione generale è che le auto elettriche si svalutino di più a causa delle preoccupazioni del deterioramento delle batterie, potenzialmente il componente più costoso della vettura (e la cui salute per molti sarebbe difficile da valutare). Non solo, ma l’arrivo di nuove tecnologie, come avviene per computer e cellulari, contribuirebbe alla svalutazione, senza considerare che molti attendono una nuova tecnologia per le batterie che soppianti le attuali celle a ioni di litio.
Ma è realmente così? Leggendo un articolo di AutoScout24, le auto elettriche verrebbero vendute più velocemente (una media di 70 giorni contro gli 80 delle vetture sul portale). Inoltre i dati che abbiamo riportato finora sarebbero giustificabili da avanzamenti nella tecnologia.
Secondo il sito, i veicoli elettrici di 3-4 anni si svaluterebbero maggiormente a causa del salto tecnologico avvenuto negli ultimi due anni e a un abbassamento medio dei prezzi, mentre quelle immatricolate nell’ultimo anno si svaluterebbero meno delle auto a combustione. Inoltre, batterie più grandi assicurerebbero una maggiore stabilità del prezzo dell’auto.
Insomma, la situazione è molto complessa. Per valutarla meglio, facciamo un esempio pratico. Sul portale Tesla, una Model Y Long Range Dual motor viene attualmente venduta a 51.990 euro, ma 57.090 euro se accessoriata come una controparte usata del 2022 (e 73.000 km), che invece viene venduta dal produttore a 42.000 euro. Su AutoScout24, si trovano modelli simili tra 39.000 e 46.000 euro. Un calo medio del 25% in due anni.