Superbike 2014, Phillip Island: Laverty e Guintoli si dividono il bottino

Smartworld
di Francesco Irace

Suzuki velocissima, ma Aprilia è già al comando della classifica costruttori. Esordio amaro per Melandri

Cosa avrebbe fatto se non avesse rotto il motore in Gara2?

È questa probabilmente la domanda che tutti si pongono, dopo aver visto nel primo round della Superbike 2014 un Eugene Laverty che a sorpresa si è messo tutti alle spalle e stava ripetendo l’impresa nel secondo round quanto il motore non ha retto.

Laverty da paura, rompe il motore in gara2

Probabilmente avrebbe fatto doppietta, o quantomeno sarebbe salito nuovamente sul podio, verrebbe da pensare.

Ma ipotesi a parte, resta un risultato inaspettato e straordinario quello conquistato dall’ex pilota del Team Aprilia, che ha portato la Suzuki GSX-R sul gradino più alto del podio dopo quattro anni, rispondendo, come meglio non poteva, alla vecchia scuderia che lo ha scaricato.

Lo zero nella seconda tornata, pero’, lo penalizza in chiave classifica e potrebbe far allarmare un po’ gli ingegneri Suzuki sull’affidabilità del propulsore. Ma non è detto.

Partito dalle retrovie, Eugene Laverty, si è reso protagonista di una rimonta straordinaria, chiudendo davanti a Melandri e Guintoli. Stesso copione, con esito diverso, in gara2, dove prima di abbandonare il campo da gioco – che ha comportato l’interruzione definitiva della gara a causa di olio in pista – stava lottando con Guintoli per la prima posizione.

Insomma, a Phillip Island, Laverty ha dato a tutti la sensazione di essere decisamente il più veloce e il più in forma.

Aprilia si consola con Guintoli, Melandri non al top

Al comando della classifica piloti troviamo Guintoli, autore di un terzo e un primo posto. La sua costanza e il suo passo gara hanno dato i frutti sperati, portando in vetta alla classifica costruttori il marchio Aprilia.

Non è stato invece un esordio perfetto quello di Marco Melandri. il ravennate ha sì chiuso al secondo posto in gara 1, ma nel secondo round ha dovuto fare i conti con una RSV4 che non riesce ancora a controllare come vorrebbe; è finito un paio di volte lungo ed è stato costretto a rimontare dal 14esimo posto.

“Gara 1 è andata bene, ho fatto una buona partenza poi stato tranquillo nei primi giri per preservare le gomme in vista del finale – ha detto il ravennate –.

Purtroppo dopo metà gara la moto scivolava tanto, non riuscivo ad essere incisivo, quindi quando è andato in testa Eugene ho preferito conservare il secondo posto. Anche in Gara 2 volevo attuare la stessa tattica, ma per sorpassare Rea ho frenato più forte del solito, la ruota posteriore si è alzata e sono stato costretto a un dritto.

Sono deluso perché ho buttato via punti importanti, sicuramente mi manca ancora esperienza nell’adattarmi alle reazioni della moto e adattare il setting alle mie caratteristiche di guida.

Anche le condizioni della pista hanno fatto emergere dei problemi che non avevamo mai avuto. Ora devo inquadrare la situazione per essere pronto alla prossima gara”.

Sykes si fa vedere solo in gara2, Ducati fa progressi

Che Phillip Island non fosse tra le piste favorite del campione del mondo in carica, Tom Sykes, era cosa già nota. Il pilota britannico ha infatti chiuso il weekend australiano con un settimo e un terzo posto.

Ha fatto meglio di lui il suo compagno di squadra Loris Baz: quinto e secondo. Tuttavia Sykes non è apparso deluso del risultato a fine giornata, probabilmente perchè si sente già sicuro di poter far meglio a partire dal prossimo round.

Chi invece sperava nei progressi della Ducati non può certo essere rimasto deluso. Davide Giugliano può ritenersi molto soddisfatto, avendo portato a casa due quarti posti tutt’altro che semplici; segnale che il team di Borgo Panigale sta iniziando a raccogliere i primi frutti del duro lavoro fatto in questi mesi sulla 1199 Panigale.

MV Agusta torna al successo in Supersport

Non può infine passare inosservata la straordinaria impresa della MV Agusta nella categoria Supersport. La Casa varesina ha trionfato con il suo pilota francese Cluzel tornando ai vertici del motociclismo mondiale dopo tanti anni.

La stagione 2014, dunque, non poteva iniziare in modo migliore.

Classifica Piloti

1. S. GUINTOLI APRILIA 41

2. L. BAZ KAWASAKI 31

3. M. MELANDRI APRILIA 28

4. D. GIUGLIANO DUCATI 26

5. T. SYKES KAWASAKI 25

6. E. LAVERTY SUZUKI 25

Classifica costruttori

1. APRILIA 45

2. KAWASAKI 31

3. SUZUKI 28

4. DUCATI 26