Dalla Scoupe alla Veloster, la storia delle coupé compatte Hyundai

Smartworld
di Marco Coletto

Quasi 25 anni di sportività (e originalità) a basso prezzo

Da quasi 25 anni le coupé compatte Hyundai rappresentano una scelta originale per chi vuole un’auto sportiva ma non ha a disposizione un grosso budget.

Il modello attualmente in commercio – la Veloster – viene presentato nel 2011. Dotata di un motore 1.6 a benzina da 140 CV (l’unico disponibile, fino a questo momento, in Italia) e con un design ispirato alla concept HND-3 mostrata al Salone di Seul del 2007, è caratterizzata dalla presenza di un portellone posteriore e da due porte sul lato destro per agevolare l’accessibilità a chi si accomoda dietro. Scopriamo insieme la storia delle sue antenate.

Hyundai Scoupe (1990)

La Hyundai Scoupe, realizzata sullo stesso pianale della compatta Pony, viene commercializzata nel nostro Paese con il nome S-Coupé e con un motore 1.5 a benzina di origine Mitsubishi da 77 e 84 CV.

Nel 1992, in occasione di un profondo restyling che coinvolge buona parte della carrozzeria, la vettura viene rinominata Scoupe: sparisce dalle scene l’unità da 77 CV e arrivano due versioni da 88 CV e (turbo) da 116 CV.

Nel 1993 il propulsore da 84 CV abbandona il listino della Hyundai Scoupe.

Hyundai Coupe prima generazione (1996)

La prima generazione della Hyundai Coupe, costruita sul pianale della berlina Elantra e contraddistinta da un design riuscitissimo, debutta nel 1996 con un motore 2.0 da 138 CV, affiancato l’anno seguente da un 1.6 da 114 (che sparisce nel 1998) e 116 CV.

Il restyling del 2000 porta un frontale e una coda meno seducenti e un propulsore 1.6 meno potente (da 116 a 108 CV).

Hyundai Coupé seconda generazione (2002)

La Hyundai Coupe seconda serie, anch’essa realizzata sulla stessa piattaforma della Elantra, ha uno stile ispirato a quello della Ferrari 456 ed è decisamente rifinita meglio rispetto alla generazione precedente. Tre i motori al lancio: 1.6 da 105 CV, 2.0 da 138 CV e 2.7 V6 da 167 CV.

In occasione del primo, leggero, restyling del 2005 (fari anteriori bruniti e paraurti più aggressivi) il due litri viene portato a 143 CV.

Con il secondo lifting (frontale completamente rinnovato) la potenza del 2.7 scende invece a quota 165 CV.