Mitsubishi, la storia a quattro ruote

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Il colosso giapponese è attivo dal 1870 ma ha iniziato a produrre automobili nel 1917

La Mitsubishi è una delle più grandi multinazionali giapponesi: attiva dal 1870, copre oggi tantissimi settori industriali (metallurgia, chimica, finanza, elettronica, etc…) e non tutti sanno che possiede anche diversi brand molto noti in Italia come Nikon (macchine fotografiche) e Kirin (birra).

Questo colosso nipponico ha iniziato ad occuparsi di automobili nel 1917 – prima di qualsiasi altro costruttore del Sol Levante – e ha saputo conquistare il pubblico grazie a vetture tecnologicamente innovative e ricche di sostanza (specialmente nel segmento delle SUV) e ai successi sportivi ottenuti nel WRC e alla Dakar. Scopriamo insieme la storia a quattro ruote del marchio dei “tre diamanti”.

Mitsubishi, la storia a quattro ruote

La Mitsubishi, colosso giapponese impegnato dal 1870 in tre settori chiave (costruzioni navali, finanza e miniere), decide di cimentarsi nel mondo delle quattro ruote costruendo nel 1917 la prima automobile nipponica di serie di sempre. La Model A, ispirata alla Fiat Tipo 3, è dotata di un motore 2.8 a quattro cilindri da 36 CV: piuttosto costosa da produrre per via dell’assemblaggio artigianale, viene realizzata in soli 22 esemplari.

Addio (temporaneo) alle auto

Nel 1921 la Casa nipponica abbandona le auto per concentrarsi sui veicoli industriali: la PX33 creata per l’esercito giapponese nel 1936 è il primo veicolo del Sol Levante a trazione integrale. Durante la Seconda Guerra Mondiale gli stabilimenti vengono pesantemente bombardati ma l’azienda si risolleva nel 1953 grazie ad un accordo siglato con la Willys-Overland per la produzione su licenza della Jeep CJ3B.

Gli anni Sessanta e Settanta

La Mitsubishi torna a produrre automobili nel 1960: la prima è la 500, dotata al lancio di un propulsore bicilindrico da 0,5 litri e 20 CV. Nel corso degli anni Sessanta il brand nipponico realizza vetture sempre più grandi fino ad arrivare, nel 1969, alla Galant: una compatta lunga poco più di quattro metri disponibile in tre varianti di carrozzeria (berlina a due o quattro porte e station wagon).

Nel 1970 la divisione automobilistica Mitsubishi diventa più indipendente (nasce la Mitsubishi Motors) e l’anno seguente – grazie ad un accordo con Chrysler (che prevede la cessione del 15% dell’azienda al colosso “yankee”) – le prime Galant vengono vendute negli USA con il nome Dodge Colt.

Risale invece al 1976 la tecnologia Silent Shaft: un sistema brevettato che riduce le vibrazioni sui motori a quattro cilindri e che viene venduto a Fiat, Porsche e Saab.

Il mito Pajero

Nel 1982 – anno in cui Mitsubishi sbarca ufficialmente negli States – nasce la SUV (anche se sarebbe meglio chiamarla fuoristrada) Pajero. Il modello più famoso della Casa giapponese inizia a farsi conoscere nel 1985 quando diventa la prima vettura non europea ad aggiudicarsi la Dakar (più precisamente la Parigi-Algeri-Dakar, al volante il francese Patrick Zaniroli).

Gli anni ’90

Gli anni Novanta sono il periodo più ricco di soddisfazioni per il marchio del Sol Levante: nel 1990 gli ingegneri Mitsubishi inventano il controllo della trazione e realizzano la sportiva 3000 GT (dotata di un motore 3.0 V6 a doppia sovralimentazione da 286 CV) mentre l’anno successivo viene firmato un accordo con la Volvo per produrre in Olanda una berlina (la Carisma, nata nel 1995 e realizzata sullo stesso pianale della S40). Nel biennio 1992-1993 arrivano due vittorie consecutive alla Dakar con i transalpini Hubert Auriol (Parigi-Sirte-Città del Capo) e Bruno Saby.

Tra il 1996 (anno di debutto del motore GDI ad iniezione diretta di benzina) e il 1999 la berlina Mitsubishi Lancer domina nel WRC: quattro Mondiali Piloti consecutivi con il finlandese Tommi Mäkinen e un titolo Costruttori nel 1998 con la Evolution V. Nello stesso periodo arrivano due trionfi alla Dakar: nel 1997 alla Dakar-Agades-Dakar con il giapponese Kenjiro Shinozuka (primo driver non europeo a trionfare nel rally raid più famoso del mondo) e nel 1998 – anno di lancio della piccola Sport Utility Pajero Pinin realizzata in collaborazione con Pininfarina e assemblata anche in Italia – con il francese Jean-Pierre Fontenay.

Il terzo millennio

Il 2000 si apre con un’alleanza con DaimlerChrysler  – terminata nel 2004 – che porta alla realizzazione di numerosi progetti comuni ma gli anni Duemila sono contraddistinti soprattutto dalle sette vittorie consecutive alla Dakar: 2001 con la tedesca Jutta Kleinschmidt, 2002 (Arras-Madrid-Dakar) con il giapponese Hiroshi Masuoka (che trionfa anche nel 2003 alla Marsiglia-Sharm el-Sheikh), 2004 (Clermont-Ferrand-Dakar), 2005 (Barcellona-Dakar) e 2007 (Lisbona-Dakar) con il transalpino Stéphane Peterhansel e 2006 (Lisbona-Dakar) con il connazionale Luc Alphand.

Nel 2005 viene siglato un accordo tra Mitsubishi e PSA Peugeot Citroën: nascono la seconda generazione della SUV Outlander (gemella di C-Crosser e 4007), la citycar elettrica i-MiEV del 2009 (identica alla C-Zero e alla iOn) e la ASX del 2010 (sorella della C4 Aircross).

La vettura della Casa dei tre diamanti più interessante tra quelle presenti nella gamma attuale è invece la Outlander PHEV, una Sport Utiility ibrida plug-in a benzina che dichiara consumi pari a 52,6 km/l.