Smart, la storia

1998 - Smart
Smartworld
di Marco Coletto

La storia della Smart: citycar e non solo

La maggior parte delle persone associa il marchio Smart a un solo modello: la fortwo. Nel corso della sua breve storia la Casa tedesca ha realizzato anche altre vetture, non sempre ottenendo successi. Scopriamo insieme l’evoluzione del brand.

Smart: la storia

La storia della Smart inizia intorno alla fine degli anni ’80 quando il fondatore della Swatch Nicolas Hayek decide di riproporre in campo automobilistico la filosofia dei suoi orologi.

Pensa quindi a una piccola vettura dotata di due posti e di un motore ibrido e dopo aver siglato un accordo con la Volkswagen (non concretizzatosi) crea una joint-venture con la Mercedes nel 1994: il 51% delle azioni va ai tedeschi, il 49% agli svizzeri.

Il nome della vettura, Smart, è l’acronimo di Swatch Mercedes ART ma al momento della ricapitalizzazione della società alla SMH (l’attuale Swatch Group) resta solo il 19%.

Il lancio della prima generazione della citycar teutonica (nome ufficiale Smart city-coupé), inizialmente previsto per marzo 1998, viene rimandato a ottobre. Il motivo? Rimediare ai problemi di stabilità riscontrati in fase di test. Per ovviare a questi guai si procede all’abbassamento del baricentro, all’allargamento della carreggiata e all’irrigidimento delle sospensioni. Hayek non è convinto del design e – soprattutto – non approva l’assenza di propulsori a basso impatto ambientale e per questa ragione cede l’intero pacchetto azionario a Daimler.

La prima Smart

La prima Smart di sempre – la city-coupé – viene presentata ufficialmente al Salone di Parigi 1998: è lunga 2,50 metri, ha la trazione posteriore e monta motori a tre cilindri benzina e diesel montati posteriormente sotto il vano di carico.

Nel 2000 arriva la cabrio mentre nel 2002 – insieme alla crossblade (una versione particolare priva di tetto e parabrezza) – debutta il restyling. Il 2003 è l’anno dell’accordo con Brabus per la realizzazione di varianti sportive mentre risale al 2004 il cambio di nome: fortwo e fortwo cabrio.

Spider o coupé?

Nel 2003 arrivano in listino le Smart roadster e roadster coupé: una spider e una coupé basate sul pianale allungato della citycar tedesca. Sono lunghe quasi tre metri e mezzo, montano propulsori da 61 a 101 CV e vengono svelate durante il Salone di Parigi 2001.

Caratterizzate da un design originale terminano la loro (breve) carriera nel 2006: il pubblico non apprezza il prezzo elevato e la lentezza del cambio.

Una Smart a cinque porte

La prima Smart a cinque porte – la forfour – sbarca in listino nel 2004 e ci rimane fino al 2006. Assemblata in Olanda insieme alla Mitsubishi Colt, vettura a trazione anteriore con cui condivide lo stesso pianale, monta motori da 1,1 a 1,5 litri ed è penalizzata dal prezzo alto.

Solo fortwo

Nel 2007 la Smart decide di concentrarsi solo sulla fortwo e lancia la seconda generazione del suo modello più riuscito: più lunga di 20 cm (2,70 metri) rispetto a prima e sempre disponibile nelle varianti coupé e cabrio, monta motori a benzina (di origine Mitsubishi) e diesel.

Il primo (lieve) restyling arriva nel 2011 mentre due anni più tardi – in concomitanza con il secondo lifting – arriva la variante elettrica electric drive che avrebbe voluto Nicolas Hayek (scomparso tre anni prima).

La famiglia si allarga

La famiglia Smart si allarga nel 2014: oltre alla terza generazione della fortwo torna la forfour. La seconda serie della citycar tedesca a cinque porte è molto diversa dall’antenata: sviluppata in collaborazione con Renault (la base tecnica è identica a quella della terza evoluzione della Twingo), è una “tutto dietro” (motore e trazione) come la cugina a due posti secchi.

Attualmente i tre modelli Smart (fortwo coupé, fortwo cabrio e forfour) sono venduti con motori benzina, diesel ed elettrici ma dal 2020 saranno disponibili solo nella variante a emissioni zero EQ.

Da quest’anno, inoltre, il 50% di Smart appartiene ai cinesi di Geely e la quarta generazione della fortwo prevista per il 2022 sarà sviluppata insieme a questa azienda e prodotta in Cina.