Comprare una vettura dotata di impianto GPL significa anche sapere quali sono gli interventi di manutenzione periodica indispensabili per poter evitare malfunzionamenti del veicolo e problemi nel tempo. È chiaro che si tratta di lavori effettuati da professionisti, e che hanno un costo, come accade però con ogni altra tipologia di vettura e alimentazione.
È fondamentale sapere che ci sono degli interventi davvero indispensabili per il corretto funzionamento dell’auto, che evitano lavori di manutenzione straordinaria, che la maggior parte delle volte sono molto onerosi per l’utente. Vediamo innanzitutto tutto quello che c’è da sapere sull’impianto a GPL dell’auto e come funziona, per capire quali sono i lavori di manutenzione necessari.
Impianto GPL: come funziona
Il sistema di alimentazione a GPL di un’auto è formato da un serbatoio per il gas liquido, un’elettrovalvola, un riduttore-vaporizzatore e un commutatore. L’avviamento del motore avviene a freddo attraverso l’utilizzo della benzina: nel momento in cui poi il liquido arriva a un intervallo di temperatura compreso tra 25 e 35 gradi, allora il riduttore si avvia e permette il passaggio all’alimentazione a gas.
A che cosa serve il riduttore? Permette l’evaporazione del GPL, che arriva agli iniettori con la pressione corretta. L’elettrovalvola invece ha il compito di stabilire quale carburante deve entrare nel motore. In genere il serbatoio viene inserito nel baule dell’auto, al posto della ruota di scorta. Il gas passa all’interno di un filtro e poi al gruppo iniettori, c’è una centralina elettronica che riceve tutte le informazioni direttamente dalla centralina del motore e che controlla tutto il processo di alimentazione, sin dal momento in cui si aprono le valvole e fino all’iniezione in ogni cilindro.
Impianto a GPL: le operazioni di manutenzione ordinaria
I costi legati alla manutenzione ordinaria di un veicolo a GPL possono essere leggermente più alti rispetto a quelli di una vettura alimentata a benzina. È bene sapere che i controlli devono essere effettuati in corrispondenza del tagliando auto, che dovrebbe essere fatto ogni anno oppure ogni 20.000 chilometri circa di percorrenza.
In genere non si può fare una stima generale dei costi, anzi. Molto dipende dalla tipologia di auto, ma possiamo dire che si spendono circa 100 euro in più rispetto al tagliando di una vettura con motorizzazione standard. È fondamentale infatti, insieme ai normali controlli auto, andare a verificare anche che l’impianto a GPL non presenti alcuna perdita, il meccanico controlla poi le valvole del motore e i filtri.
La sostituzione del serbatoio del GPL
La legge italiana, come già sappiamo, impone il cambio sella bombola di GPL ogni dieci anni. I costi di questa operazione di revisione con sostituzione del serbatoio si aggirano attorno ai 500-600 euro circa. Nei costi di manutenzione straordinaria rientra anche la revisione della testata del motore, un’operazione eventuale, che potrebbe però arrivare a costare fino a 1.000 euro.
Una conseguenza spiacevole degli impianti GPL è la possibilità di usurare le valvole del motore, per questo motivo è fondamentale controllarle, regolarle oppure sostituirle durante i tagliandi. Un consiglio? Gli esperti raccomandano di usare anche la benzina, per fare in modo che il motore resti sempre in buone condizioni.
Auto a GPL: consumi e risparmio effettivo
I consumi legati a una vettura a GPL possono essere circa il 20-30% in meno rispetto alla stessa auto a benzina; il vantaggio principale è comunque legato al prezzo, molto più basso rispetto a quello del carburante normale per motori termici.