Ci siamo abituati, noi addetti ai lavori e voi lettori, al progressivo avvento delle ibride.
Che hanno mosso i loro primi passi con il motore a benzina.
Peugeot ha invece pensato che, accanto a pacco batteria e relativo motore elettrico, potesse coabitare un tradizionale turbodiesel HDi.
Detto, fatto: la 3008 è la prima auto del Leone a beneficiare di questa tecnologia. Il percorso però non è stato affatto semplice.
Perché l’idea dei tecnici francesi era ben più strutturata rispetto a quella di un ibrido tradizionale: volevano una trazione integrale ma senza le complicazioni dell’albero di trasmissione.
Come fare? Spostando il motore elettrico, si capisce! Ecco perché sotto il bagagliaio appare un propulsore sincrono a magneti permanenti, in grado di sviluppare 37 CV e dare il moto alle ruote posteriori.
Che prendono energia da un pacco batterie “rifornito” dall’HDi, che scarica davanti i suoi 163 CV.
Il tutto condito con uno start&stop dal funzionamento sopraffino e dalla possibilità di marciare anche solo in elettrico (per brevissimi tratti): basta spostare il manopolone sulla console per scegliere la trazione anteriore, l’integrale, la modalità zero emissioni e la Sport, se desiderate prestazioni maggiori.
Ipotesi, quest’ultima, da abbandonare in fretta: la potenza, grazie ai 200 CV totali, si sente eccome, ma il cambio robotizzato, molto lento nel ragionare, rovina tutto.
La dinamica di marcia? Da gustare dove non ci sono troppe curve, perché il peso del sistema ibrido si sente.
Buona, in compenso, la sensazione di sicurezza che, complice un controllo di stabilità ben tarato, non desta preoccupazioni.
Meglio concentrarsi su abitabilità e praticità dell’abitacolo, così come sul comfort di marcia nei lunghi viaggi.
Scenario in cui il vantaggio del sistema ibrido (che però fa lievitare il listino di 6.300 euro) si avverte meno, per dare tutto il suo apporto in città.
Fra semafori e incroci, se sarete cauti con il gas, potrete risparmiare qualche litro di carburante in più grazie ai due motori elettrici.