Mahindra Goa (2008): cinque buone ragioni per acquistarla (e cinque buone ragioni per non farlo)

Mahindra Goa
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Pregi e difetti della 4x4 indiana, adatta all'off-road ma poco convincente su asfalto

La Mahindra Goa del 2008 non è una SUV ma una fuoristrada dura e pura adatta a chi cerca un mezzo in grado di andare ovunque. Di seguito vi mostreremo cinque buone ragioni per acquistare la 4×4 indiana e altre cinque buone ragioni per non farlo.

Mahindra Goa (2008): cinque buone ragioni per acquistarla

1) La Mahindra Goa ha tutto quello che serve per affrontare i percorsi-off-road più difficili: merito delle marce ridotte e della trazione integrale inseribile.

2) Può vantare ben sei posti a sedere, anche se i sedili della terza fila sono tutt’altro che comodi.

3) La Mahindra Goa non è il massimo alla voce “affidabilità” ma in compenso è facile ed economica da riparare: tante componenti meccaniche, zero elettronica.

4) Il prezzo basso: per trovare una vera fuoristrada a poco più di 7.000 euro bisogna acquistare rivali decisamente più anziane.

5) La dotazione di serie della Mahindra Goa comprende tutto quello che serve: antifurto, autoradio, climatizzatore e fendinebbia.

Mahindra Goa (2008): cinque buone ragioni per non acquistarla

1) Il motore 2.5 turbodiesel da 107 CV è il punto debole della Mahindra Goa: povero di brio e parecchio assetato di carburante (10,1 km/l dichiarati).

2) La frizione è molto fragile: è una delle componenti che tendono a rompersi più spesso.

3) I freni della Mahindra Goa tendono a perdere potenza con il passare del tempo.

4) Non pensate di usarla troppo su asfalto: alle alte velocità la leva del cambio vibra troppo.

5) Ultimo – ma non meno importante – il comportamento su strada, penalizzato dal baricentro alto e dal rollio marcato.