Sulle automobili non tutti i problemi dovuti a un malfunzionamento oppure a un difetto richiedono obbligatoriamente l’intervento del meccanico. In determinate occasioni, a seconda dei casi e del modello dell’auto, si può provvedere in maniera autonoma a risolvere l’inconveniente.
Uno dei casi riguarda la sostituzione delle lampadine dei fari anabbaglianti: a partire dal 2006, le automobili realizzate devono obbligatoriamente consentire di sostituire le luci senza il bisogno di rivolgersi a un elettrauto. Il costo delle lampadine dipende dal tipo e dal modello del veicolo. In generale, se una lampadina inizia a dare segni di cedimento, irradiando un fascio di luce meno intenso, oppure si brucia, bisogna provvedere alla tempestiva sostituzione, in modo tale da evitare pericoli sulla strada.
Fari anabbaglianti: i tipi di lampadine
Sulle automobili moderne si possono trovare luci appartenenti a tre diverse categorie di lampadine: quelle tradizionali a incandescenza, le lampade allo xeno e bi-xeno a scarica con gas e i LED. Questi ultimi, in precedenza utilizzati solitamente per abbellire la parte interna ed esterna delle vetture, oggi vengono usate da moltissime Case costruttrici con sistemi di controlli elettronico per rendere possibile usare i fari abbaglianti senza abbagliare gli altri veicoli.
Nei fari anteriori le lampadine alogene hanno sostituito da tempo quelle a incandescenze. A seconda del tipo di illuminazione dell’auto, ne esistono diversi tipi: le H1-H3 e H7 hanno un singolo filamento, mentre le H4-H6 ne hanno due.
Come sostituire le luci anabbaglianti dell’auto
Per sostituire le luci anabbaglianti, in alcuni modelli di auto c’è bisogno di smontare tutto il faro, e in alcune vetture anche la griglia del radiatore, il coperchio del passaruota o la carenatura anteriore. Molte Casa automobilistiche hanno semplificato la sostituzione in alcuni modelli per andare incontro alle esigenze dei clienti.
Si inizia spegnendo il motore e rimuovere la chiave di accensione: a questo punto bisogna aprire il cofano.
Sul retro del faro c’è un coperchio tondo di colore nero o grigio: se è serrato, si consiglia di utilizzare un asciugamano o dei guanti per applicare più forza. Non appena il coperchio è stato rimosso, bisogna togliere la spina dalla presa e fare in modo che le lampadine possano essere tolte dal luogo alloggiamento. Adesso bisogna rimuovere la vecchia lampada, prendere la nuova insieme al portalampada e inserire gli attacchi. Adesso non resta che richiudere tutto e provare le nuove lampadine.
Effettuare il test sulle luci anabbaglianti sostituite
Una volta sostituite le luci anabbaglianti, è consigliato effettuare delle prove per verificare il loro corretto funzionamento. La soluzione “fai da te” prevede di posizionare l’auto di fronte a un muro così da controllare il campo della luce degli anabbaglianti.
Se due luci emettono fasci luminosi di livelli diversi, oppure sembrano irregolari per qualche motivo, è necessario provvedere alla regolazione dei fari: questa può essere effettuata da un elettrauto, da un meccanico oppure in alcune stazioni di servizio con la giusta attrezzatura.
Luci anabbaglianti allo xeno: serve un professionista
Lo xeno è un materiale che viene utilizzato per le luci anabbaglianti delle automobili e anche per i proiettori anteriori. Rispetto alle lampade alogene, i fari allo xeno hanno una potenza di luce più intensa e assicurano una durata fino a quattro volte superiore. Questo tipo di lampadine, anche se la luce emessa appare più fredda, assicurano un fascio di luce più luminoso in confronto a quelle a incandescenza.
Per l’ignizione del gas nella lampadina allo xeno è necessario l’alimentatore elettronico che fornisce la tensione di 25.000 volt per un momento infinitesimale: ciò significa che esiste il pericolo di morte e per questo motivo, le luci allo xeno non devono essere sostituite in maniera autonoma, ma sempre e solo con l’aiuto di un professionista.
Quali lampadine scegliere per le luci anabbaglianti
Per scegliere quali lampadine compare per sostituire le luci anabbaglianti, bisogna tenere a mente alcune caratteristiche importanti. La potenza deve essere di 55 watt e il fascio luminoso profondo e intenso. La temperatura colore è espressa in kelvin: molto consigliati i prodotti a luce bianca dai 3700K in su. A seconda del tipo di lampadine, cambia la durata: quelle alogene, di solito, garantiscono almeno tre anni di funzionamento. Quelle a LED, invece, dalle 3.000 alle 5.000 ore.