Lorenzo Bandini: il pilota del popolo

Lorenzo Bandini
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Pur non essendo ricco di famiglia riuscì a sfondare nel motorsport

Pochi piloti italiani sono stati amati come Lorenzo Bandini, uno dei pochi uomini capaci di sfondare nel motorsport senza essere ricco di famiglia. Scopriamo insieme la storia del primo uomo nel nostro Paese in grado di vincere un GP di F1 valido per il Mondiale e la 24 Ore di Le Mans.

Lorenzo Bandini: la storia

Lorenzo Bandini nasce il 21 dicembre 1935 ad Al-Marj (Libia) da genitori italiani residenti in Africa al tempo della colonizzazione. Tornato in Italia in tenera età, trova lavoro nel 1950 in un garage milanese e crea un legame fortissimo con il suo principale (che diventerà suo suocero).

Dopo aver iniziato a correre con le moto, debutta nel mondo del motorsport con le auto nel 1956 specializzandosi nelle gare in salita. Alla fine del decennio inizia invece a farsi notare in pista con le Formula Junior diventando uno dei giovani piloti italiani più promettenti.

Il debutto in F1

Lorenzo Bandini debutta in F1 nel 1961 al volante di una Cooper della Scuderia Centro Sud: esordisce in Belgio con un ritiro e disputa altri due GP ottenendo come miglior piazzamento un ottavo posto in Italia e risultando più veloce del compagno Massimo Natili.

Con le Sport porta invece a casa una vittoria nell’ultima tappa del Mondiale Sportprototipi vincendo la 4 Ore di Pescara con una Ferrari 250 TR61 in coppia con il connazionale Giorgio Scarlatti.

Il passaggio alla Ferrari

Nel 1962 Lorenzo Bandini viene chiamato dalla Ferrari per correre in F1: al debutto con la Rossa porta a casa un podio (3° a Monte Carlo) ma è complessivamente più lento dei compagni (il nostro Giancarlo Baghetti, lo statunitense Phil Hill e il messicano Ricardo Rodríguez). Solo il belga Willy Mairesse è meno convincente.

Bandini sale sul gradino più alto del podio del GP del Mediterraneo (gara non valida per il campionato) sul circuito di Pergusa e sempre in Sicilia ottiene il secondo posto alla Targa Florio insieme a Baghetti con la Ferrari Dino 196 SP.

La vittoria a Le Mans

Lorenzo Bandini e Ludovico Scarfiotti diventano nel 1963 i primi italiani dopo 29 anni a conquistare la 24 Ore di Le Mans: la coppia tricolore trionfa con la Ferrari 250 P e i due ottengono anche una seconda piazza alla Targa Florio insieme a Mairesse con la Ferrari Dino 196 SP. Da non sottovalutare, inoltre, il secondo posto alla 12 Ore di Sebring con la Ferrari 250 P con Mairesse e il nostro Nino Vaccarella e la vittoria al Trophée d’Auvergne con una Ferrari 250 TRI/61.

In F1 torna alla Scuderia Centro Sud e disputa tre GP con la BRM (miglior risultato 5° in Gran Bretagna).

Nelle ultime quattro gare iridate torna alla Ferrari e ottiene due quinti posti negli USA e in Sudafrica facendo meglio del compagno britannico John Surtees.

L’unico successo in F1

Il 1964 è un grande anno per Lorenzo Bandini, che viene confermato come seconda guida Ferrari in F1 e porta a casa la prima e unica vittoria nel Circus (in Austria) e tre terzi posti in Germania, in Italia e in Messico. In quest’ultima gara consente al compagno Surtees di vincere il Mondiale provocando un incidente che mette fuori gioco il rivale britannico Graham Hill e analizzando l’intera stagione – pur essendo stato meno rapido del campione del mondo – si conferma più veloce di Scarfiotti e del coéquipier messicano Pedro Rodríguez.

Nessuna vittoria, invece, con le Sport ma tanti piazzamenti: terzo alla 500 km di Spa con la Ferrari 250 GTO e con Surtees secondo alla 12 Ore di Reims con la Ferrari 250 LM e terzo alla 12 Ore di Sebring e alla 24 Ore di Le Mans con la Ferrari 330 P.

La Targa Florio

Lorenzo Bandini vince la Targa Florio 1965 con Vaccarella al volante della Ferrari 275 P2 mentre in F1 con la Rossa sale una volta sul podio con il secondo posto a Monte Carlo. Più lento del compagno Surtees, riesce nelle ultime gare della stagione a fare meglio di Vaccarella, di Pedro Rodríguez e dello statunitense Bob Bondurant.

L’anno seguente inizia alla grande il Mondiale F1 facendo meglio di Surtees (2° a Monte Carlo e 3° in Belgio) ma quando si ritrova prima guida in seguito all’abbandono del pilota britannico offre prestazioni meno convincenti di quelle di Scarfiotti e dell’inglese Mike Parkes. Con le Sport arriva invece secondo alla 1.000 km del Nürburgring con Scarfiotti alla guida della Ferrari Dino 206 S.

Daytona, Monza e la morte a Monte Carlo

Il 1967 inizia bene per Lorenzo Bandini: con il neozelandese Chris Amon arriva primo a Daytona con la Ferrari 330 P3/4 in una gara che vede tre Rosse in parata e primo alla 1.000 km di Monza.

Il 7 maggio, all’82° giro del GP di Monte Carlo di F1, Lorenzo arriva troppo veloce alla chicane del porto e si schianta. Morirà nell’ospedale del Principato il 10 maggio 1967.