Jaguar D-Type: la regina di Le Mans

Smartworld
di Marco Coletto

Tre vittorie (dal 1955 al 1957) su quattro partecipazioni

La Jaguar D-Type è una delle vetture più vincenti nella storia della 24 Ore di Le Mans. L’auto da corsa britannica si è infatti aggiudicata tre edizioni consecutive (su quattro partecipazioni) della celebre corsa di durata francese. Scopriamo insieme la sua storia.

Jaguar D-Type: la storia

La Jaguar D-Type – prodotta dal 1954 al 1957 in 71 esemplari – è un’evoluzione della C-Type, vincitrice della 24 Ore di Le Mans del 1953. Migliorata alle voci “telaio” e “aerodinamica”, monta un motore 3.4 a sei cilindri da 285 CV in grado di far raggiungere alla vettura una velocità massima di 270 km/h. Nel 1957 viene adottato un propulsore da 3,8 litri.

Il palmarès sportivo

Nel 1954 la D-Type guidata da Duncan Hamilton e Tony Rolt termina al secondo posto la 24 Ore di Le Mans dietro alla Ferrari. Un risultato incredibile se si considera che la vettura deve fare i conti con alcuni problemi al motore per via della presenza di sabbia nel carburante e con un’uscita di pista.

Nello stesso anno la Jaguar D-Type si aggiudica la 12 Ore di Reims con Peter Whitehead e Ken Wharton.

Per la 24 Ore di Le Mans 1955 la Jaguar fa le cose in grande ingaggiando come pilota Mike Hawthorn (reduce da un terzo posto nel Mondiale F1 dell’anno prima). La vettura viene completamente modificata: frontale più lungo per migliorare l’aerodinamica e propulsore con valvole maggiorate.

Un’edizione tragica della corsa endurance transalpina, funestata dall’incidente di Pierre Levegh, che dopo aver toccato con la sua Mercedes la Austin-Healey di Lance Macklin (spostatosi per evitare Hawthorn, rientrato precipitosamente ai box dopo una manovra sconsiderata) muore travolgendo e uccidendo 83 spettatori.

La Casa della Stella decide di ritirarsi per rispetto nei confronti delle vittime nonostante i due equipaggi Kling/Simon e Fangio/Moss siano al comando. La Jaguar D-Type di Mike Hawthorn e Ivor Bueb continua invece a gareggiare e vince: Mike festeggia addirittura con lo champagne…

Hawthorn, insieme a Phil Walters, conquista nello stesso anno anche la 12 Ore di Sebring.

La 24 Ore di Le Mans del 1956 non si mette bene per la Jaguar D-Type: nel secondo giro due vetture ufficiali su tre (quelle degli equipaggi Frère-Titterington e Fairman-Wharton) si scontrano tra loro mentre quella guidata dai campioni in carica Hawthorn/Bueb chiude con venti giri di distacco per via di una rottura dell’impianto di alimentazione.

A salvare la faccia ci pensa la scuderia privata Ecurie Ecosse, che porta sul gradino più alto del podio un modello guidato da Ninian Sanderson e Ron Flockhart.

Nel 1957 nessuna Jaguar D-Type ufficiale partecipa alla 24 Ore di Le Mans ma nonostante questo i team privati permettono alla Casa inglese di monopolizzare la corsa con quattro vetture nelle prime quattro posizioni.

A vincere sempre la Ecurie Ecosse con Ron Flockhart e Ivor Bueb.