Gli italiani e l’auto elettrica: un rapporto di amore-odio

Gamma Renault Z.E.
Smartworld
di Marco Coletto

Nell’ultimo anno le Case automobilistiche hanno lanciato numerose proposte elettriche. Ma il pubblico come le sta accogliendo? Per scoprirlo la Renault ha commissionato alla GfK Eurisko una ricerca sul tema: “Gli italiani e la mobilità elettrica: aspettative e potenzialità”.

Attraverso interviste individuali e colloqui di gruppo tre tipologie di possibili futuri clienti – giovani (dai 16 ai 20 anni), adulti (dai 20 ai 65 anni) e aziende operanti in settori con forti esigenze di mobilità urbana – hanno espresso la loro opinione riguardo ai veicoli ad emissioni zero.

Se c’è una cosa che ci manca è la sensibilità ambientale: la classifica delle 30 città più inquinate d’Europa vede ben 17 Comuni della penisola (tra cui Bergamo, Brescia, Milano, Modena, Padova e Torino). Il livello di conoscenza del funzionamento di un’auto elettrica è limitato (solo il 13% dei giovani ammette di saperne abbastanza, contro il 16% degli adulti e il 19% delle aziende) e ben poche persone intendono acquistrarne una (14% giovani, 12% adulti e 17% aziende).

Come suscitare quindi un maggiore interesse nei confronti dei veicoli alimentati da batterie? Le soluzioni più richieste dal grande pubblico sono gli incentivi statali (59% giovani, 68% adulti, 76% aziende), le colonnine nelle stazioni di servizio e un tempo di ricarica inferiore alla mezz’ora. Prima di arrivare a questi traguardi bisognerà attendere ancora diverso tempo: nell’attesa potrebbero però prevalere modalità di alimentazione alternative già pronte e “verdi” come il gas e l’ibrido.