Fiat 500, finita la festa?

Fiat 500
Smartworld
di Marco Coletto

La 500 è in crisi? Stando ai numeri sembrerebbe di sì. In un mercato italiano che ha visto le immatricolazioni della Fiat crescere dell’1,7% tra il 2008 e il 2009, le vendite del “cinquino” sono scese del 14,1%, nonostante l’arrivo della versione scoperta C.

Ma non è tutto: nello scorso mese di gennaio il calo è stato “solo” del 9,8%, ma a fronte di un boom impressionante della Casa torinese (+ 29,1%).

Le cause di tutto ciò sono principalmente due: il “cinquino” ha ormai quasi tre anni di età e l’interesse iniziale è lentamente scemato, nonostante l’aiuto offerto dagli incentivi statali. I prezzi di listino, poi, sono parecchio alti (una 500 “base” costa solo 250 euro in meno di una Punto Evo e addirittura 300 in più della Ford Fiesta, che le ha scippato il terzo gradino del podio delle vendite 2009) e fino a questo momento la Fiat non ha mai lanciato campagne promozionali sul modello.

Potrebbe essere proprio questa la soluzione per contenere l’emorragia di clienti. Certo, gli sconti e le “chilometri zero” farebbero calare il prestigio della vettura, ma in questi tempi di crisi non è il caso di fare troppo i “preziosi”.

Anche perché la 500 ha tutte le carte in regola (eleganza, stile, motori Euro 5, airbag per le ginocchia e cinque stelle EuroNCAP, tanto per citare degli esempi) per tornare a sfondare anche da noi. Cambiare la sua anima con un restyling sarebbe inutile e dannoso…