330 P3: la Ferrari di “Le Mans ‘66 – La grande sfida”

Ferrari 330 P3
Smartworld
di Marco Coletto

Breve storia della 330 P3, la prima Ferrari sconfitta alla 24 Ore di Le Mans dalle Ford GT40 (evento raccontato nel film “Le Mans ‘66 – La grande sfida”)

La Ferrari 330 P3 è una delle auto da corsa più belle di sempre ma non una delle più vincenti: la prima auto del Cavallino sconfitta alla 24 Ore di Le Mans dalle Ford GT40 – evento raccontato nel film “Le Mans ‘66 – La grande sfida” con Christian Bale e Matt Damon – ha avuto una storia breve e travagliata. Scopriamola insieme.

Ferrari 330 P3: la storia

La Ferrari 330 P3 – creata per correre nel Mondiale Sportprototipi 1966 – nasce in un periodo difficile per la Casa di Maranello, bersagliata da continui scioperi.

Evoluzione della 330 P2, si distingue dall’antenata per il nuovo telaio multitubolare con sottoscocca in vetroresina e per il motore V12 – un 4.0 da 420 CV abbinato a un cambio manuale a cinque marce – più leggero di 30 kg grazie alle testate ridisegnate e con un sistema di iniezione Lucas al posto dei carburatori Weber. Solo tre esemplari prodotti e una velocità massima di 310 km/h.

1966

La Ferrari 330 P3 debutta ufficialmente il 26 marzo 1966 alla 12 Ore di Sebring guidata dal britannico Mike Parkes e dallo statunitense Bob Bondurant (ritiro). La sportiva emiliana si riscatta con due successi: il 25 aprile alla 1000 km di Monza con Parkes in coppia con l’inglese John Surtees e il 22 maggio alla 1000 km di Spa sempre con Parkes insieme al nostro Ludovico Scarfiotti.

Alla 24 Ore di Le Mans 1966 – corsa raccontata nel film “Le Mans ‘66 – La grande sfida” – la Ferrari schiera tutte le 330 P3: quella affidata al duo Scarfiotti/Parkes è vittima di un incidente dopo nove ore, la Spyder gestita dal team statunitense NART e guidata dall’americano Richie Ginther e dal messicano Pedro Rodríguez manifesta problemi al cambio dopo undici ore mentre quella del nostro Lorenzo Bandini e del francese Jean Guichet è costretta al ritiro alla 17° ora per noie al motore.

La Ford GT40 vince (anzi, domina) la corsa transalpina: la Ferrari non salirà mai più sul gradino più alto del podio della gara endurance più famosa del mondo.

Fine carriera

La carriera della Ferrari 330 P3 finisce ufficialmente al termine della stagione 1966 anche se va detto la 24 Ore di Daytona del 1967 viene vinta da Bandini e dal neozelandese Chris Amon con una P3/4 (una P3 dotata del motore a tre valvole per cilindro da 450 CV della 330 P4).

L’ultimo exploit di una breve e deludente carriera per una delle auto da corsa più sexy di tutti i tempi. Una vettura che continuerà a correre in pista con modifiche tecniche e altri nomi: ma questa è un’altra storia…