Cosa sono e quali sono le normative antinquinamento?

La normativa Euro anti inquinamento per i veicoli
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Sono quelle che conosciamo come direttive Euro, che hanno l'obiettivo di diminuire le emissioni inquinanti dei veicoli circolanti

L’inquinamento è una delle problematiche che più affligge il nostro pianeta. È vero che non è dovuto solo alle auto e i veicoli che circolano su strada, via mare o cielo, ma sicuramente una buona fetta dello smog che respiriamo (soprattutto nelle grandi città e nelle zone più trafficate) è dovuto a loro. Lo dimostrano chiaramente studi, analisi e dati raccolti negli anni.

Per combattere l’inquinamento, dovremmo saperlo tutti, ci sono le normative Euro che da anni sono regole in grado di definire differenti categorie e classi a cui possono/devono appartenere i vari veicoli, a seconda di una serie di parametri che sono appunto relativi ai livelli di emissioni e di inquinamento. Le direttive che conosciamo ormai tutti come Euro (che classificano ancora oggi i nostri veicoli) sono nate per la prima volta nel 1991, ormai 30 anni fa.

Valgono per tutte le tipologie di motori e con il tempo diventano sempre più restrittive, senza sosta. L’obiettivo infatti è quello di tentare la riduzione dell’impatto che le emissioni delle auto e degli altri mezzi hanno sull’ambiente. Man mano che la normativa si evolve cambia il numero (da Euro 0 in avanti) e variano anche i valori delle emissioni dei singoli agenti considerati nocivi. Con normative sempre più severe, le Case auto hanno l’obbligo di montare sui loro nuovi mezzi dei particolari dispositivi anti inquinamento.

Come funzionano le regole Euro per le emissioni inquinanti?

Possiamo partire dai mezzi definiti Euro 0, che convenzionalmente sono tutti quelli che sono stati immatricolati prima del mese di dicembre del 1992 e che quindi non rispettano la prima direttiva, ovvero la Euro 1. I veicoli Euro 0 non possono circolare ovunque, ad eccezione di alcuni mezzi, come le auto storiche.

Veicolo Euro 1

Le immatricolazioni Euro 1 sono partite dal 1° gennaio 1993. Da quel momento, con le direttive 91/441 e 93/59, le Case automobilistiche sono state obbligate a dotare tutti i loro nuovi veicoli di produzione, compresi anche quelli commerciali leggeri), della la marmitta catalitica e, nei motori a benzina, dell’alimentazione a iniezione.

Veicoli Euro 2

Il 1° gennaio 1996 è entrata in vigore la normativa Euro 2, che ha introdotto dei limiti più rigidi per le emissioni, soprattutto per quanto riguarda i veicoli alimentati a gasolio.

Veicoli Euro 3

L’anno dei motori Euro 3 è stato il 1998, è stato installato il sistema EOBD che ha il compito di diagnosticare e analizzare elettronicamente eventuali guasti ai dispositivi antinquinamento che sono montati sull’auto. Il sistema è stato realizzato per segnalare un eventuale malfunzionamento al guidatore tramite una spia sul cruscotto.

Veicoli Euro 4 e Euro 5

A partire dal 1° gennaio 2006 è entrata in vigore la direttiva 98/69B che ha introdotto una riduzione ancora più severa delle emissioni inquinanti per i veicoli Euro 4. Dal 1° settembre 2009 invece si è passati alle Euro 5, che devono rispettare dei limiti ancora più bassi e severi.

Veicoli Euro 6 e oltre

La direttiva Euro 6 è l’ultima che è entrata in vigore, impone il rispetto di nuove regole per tutti i veicoli che sono stati immatricolati dopo il 1° settembre 2015. I mezzi hanno l’obbligo di rispettare limiti delle emissioni ancora più severi. Anche i motori ibridi e full-electric rientrano in questa normativa.

Lo step successivo è l’Euro 6d, obbligatorio per tutte le auto immatricolate dal 1° settembre 2019.