Per gonfiare gli pneumatici della propria auto, il metodo migliore è quello di utilizzare un compressore, strumento che consente di riportare le gomme alla giusta pressione senza dover ricorrere all’aiuto di uno specialista. Di compressori ne esistono diversi tipi e ognuno di loro è caratterizzato da un prezzo diverso. Per chi vuole ridurre i costi senza precludersi la possibilità di gonfiare gli pneumatici quando serve, può optare per un compressore portatile che può essere riposto comodamente all’interno del bagagliaio dell’auto o nel bauletto della moto, così da essere pronto per ogni evenienza. Scopriamo insieme cosa sono i compressori portatili, i vari tipi presenti sul mercato, in che modo funzionano, come si utilizzano per gonfiare gli pneumatici delle automobili oppure delle moto e i consigli su come sceglierli a seconda delle esigenze.
Cos’è il compressore portatile
Per compressore si intende un macchinario che sfrutta una forza meccanica per comprimere aria, sottoponendola a una pressione alta. Di norma nel compressore è presente una bombola che contiene gas o aria compressa, un dispositivo di erogazione chiamato rubinetto e un tubo flessibile che ha la funzione di direzionare il getto dell’aria.
I compressori portatili, a differenza di quelli fissi, sono molto leggeri e maneggevoli: alcuni modelli, non a caso, pesano meno di 4 kg senza serbatoio. Le differenze esistono anche per quanto riguarda il design più minimale e le dimensioni più contenute.
I tipi di compressori portatili
Esistono diversi tipi di compressori portatili: i più comodi da utilizzare sono quelli ad aria. Tra questi, bisogna distinguere tra due categorie: con o senza serbatoio. I compressori portatili ad aria senza serbatoio vantano dimensioni e peso irrisori. I compressori portatili ad aria con il serbatoio, invece, si dividono in quelli con il sistema a vite oppure a pistone.
Un ulteriore tipo di compressore portatile è quello elettrico, alimentato da una batteria al litio: di questi esistono modelli ricaricabili da tenere in auto oppure in moto così da essere sempre pronti per l’uso.
Compressori portatili: come funzionano
I compressori portatili funzionano esattamente come quelli fissi e tutti consentono di selezionare il livello di pressione desiderato e necessario a seconda delle proprie esigenze. Usarli è davvero molto semplice: basta inserire il compressore nella gomma dell’auto o della moto tramite gli appositi flessibili e beccucci in dotazione e portarla alla pressione desiderata.
Alcuni compressori portatili sono più tecnologici rispetto ad altri: ci sono modelli dotati di display con illuminazione a LED integrata che consentono di selezionare la pressione con cui gonfiare gli pneumatici. Altri, invece, sono dotati di attacchi pratici e diversi tipi di adattatori assortiti.
Altri tipi di compressori
Ci sono anche altre sottocategorie o tipologie di compressori portatili ad aria, tipo quelli senza olio, chiamati anche compressori a secco, più indicati per eseguire lavori casalinghi in cui non c’è bisogno di avere a disposizione una potenza eccessiva. Al contrario, c’è anche il compressore a olio, più silenzioso rispetto al precedente ma anche più bisognoso di manutenzione, in quanto può essere caratterizzato da perdite di grasso.
Sul mercato, si possono trovare anche i compressori a vite, composti da due motori a forma di elica, spesso avviati attraverso un fluido che entra nella valvola e genera una pressione non indifferente. Della grande famiglia dei compressori fanno parte anche quelli a compressori a pistone: come si evince dal nome, dispongono di due o tre pistoni che permettono di comprimere il gas.