I veicoli flex fuel sono quelli a carburante flessibile, che forse non tutti conoscono, ma praticamente dotati di un motore che può funzionare con una miscela di carburanti variegata, generalmente si parla di etanolo e benzina.
Tutte le vetture che tecnicamente sono in grado di prendere una miscela di gas ed etanolo senza modifiche sono flex fuel, e si tratta, tra l’altro, della maggior parte dei mezzi di oggi, che possono realmente andare dal 100% benzina al 100% etanolo e ritorno. Nel sistema di alimentazione di un mezzo a carburante flessibile c’è un sensore che misura le proporzioni relative dei due carburanti che si possono usare e regola la messa a punto del motore in modo automatico.
Cosi la miscela può sempre bruciare in modo pulito. Grazie al sensore e a questa gestione del motore, questa tipologia di veicoli sono ancora in circolazione, ormai da anni. Negli anni Settanta, a causa della crisi petrolifera, si è sviluppata la ricerca sui carburanti alternativi. L’etanolo è sempre stato il piò quotato, alcool di origine vegetale che si ricava da prodotti agricoli nazionali.
Veicoli a carburante alternativo: di quali si tratta
I produttori di auto hanno iniziato a produrre, soprattutto in America, sempre più veicoli a carburante alternativo (AFV). Molti modelli e brand sono stati reinterpretati come veicoli a carburante alternativo. Tra questa tipologia di mezzi ci sono infatti sia berline che furgoni, ma anche camion e SUV a carburante alternativo.
Questa tipologia di mezzi a carburante alternativo è pensata e progettata, come abbiamo già detto, per funzionare con almeno una forma di carburante alternativo o una fonte di carburante che non proviene dal petrolio. Nel panorama totale possiamo dire che ci sono dei veicoli a combustibile flessibile e degli altri a doppio combustibile, insieme a motori elettrici ibridi e motori a biodiesel.
Tutti i mezzi che possiamo definire a carburante flessibile sono realizzati per funzionare sia con benzina che con E85, un carburante a etanolo. Il motore può usarli entrambi in maniera indifferente, dando la possibilità al conducente di controllare il tipo di carburante usato, e anche quella di alimentare la sua auto in maniera differenti quando non è disponibile il carburante alternativo. Ci sono differenti stazioni di rifornimento che hanno deciso di aggiungere le pompe E85 alle loro stazioni, altre invece che decidono di convertire ogni pompa esistente. La maggior parte dei produttori, tra cui Chevrolet, Ford, Honda e Chrysler, produce dei mezzi flex fuel che assomigliano alle versioni a benzina, ma che ovviamente hanno i tubi del carburante, il motore stesso e varie componenti necessarie per poter funzionare con E85.
Facciamo un esempio molto più vicino a noi: una tipologia di veicolo a carburante alternativo che oggi conosciamo molto bene è quello elettrico ibrido, che combina l’uso dell’elettricità e della benzina. I motori di questi mezzi usano meno benzina e funzionano in maniera più efficiente. Se invece pensiamo a un mezzo a carburante alternativo con motore biodiesel allora possiamo pensare a motori alimentati da carburante biodiesel, che deriva da oli vegetali e grassi animali o anche dal petrolio.
Il biodiesel brucia più pulito rispetto al diesel a base di petrolio, ma non è ancora molto usato perché in realtà ci sono pochi motori diesel che funzionano anche con biodiesel (ma potrebbe davvero essere un’ottima alternativa in futuro).