Dal 2011 il termine KERS diventerà sempre più comune in ambito automobilistico: deciderà le sorti del Mondiale F1 e successivamente entrerà anche nella dotazione standard dei modelli in commercio. Nella rubrica “l’auto del futuro” di questa settimana vi spiegheremo di cosa si tratta.
Questo sistema di recupero dell’energia cinetica (in inglese, Kinetic Energy Recovery System) permette di riutilizzare in parte la quantità di calore sviluppata nelle frenate per muovere il veicolo o alimentare i dispositivi elettrici di bordo. Quattro sono gli elementi principali che lo compongono: un motore/alternatore a corrente continua, un accumulatore (tipo le batterie al litio), un sistema di controllo e uno di raffreddamento.
Questa tecnologia – che ha debuttato nelle corse nel 2008 con la moto KTM 125 (gli ingegneri austriaci la installarono all’insaputa dei rivali durante il GP di Valencia) ed è stata utilizzata due anni fa in Formula 1 da alcuni team (BMW, Ferrari, McLaren e Renault) – verrà adottata da tutti i costruttori del Circus a partire dal prossimo anno. Per regolamento la massima quantità di energia recuperabile (400 kJ) consentirà di avere 82 CV in più per 6,67 secondi. Un vantaggio importante nei lunghi rettilinei.
Nella produzione di serie il KERS, già visto a Ginevra a bordo della concept Ferrari HY-KERS, servirà anche a consumare e inquinare meno.