Certificato Revisione auto: di cosa si tratta e a cosa serve

certificato di revisione
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Ogni cliente, al termine della revisione, deve ricevere il suo Certificato che presenta l'esito dei controlli e i dati del veicolo

Come stabilito dalla legge, tutti devono fare un controllo periodico del proprio veicolo per garantire la sicurezza per la circolazione, la revisione dell’auto. Al termine della procedura, però, ti è stato rilasciato un documento e ti stai chiedendo cosa sia.

Scopriamo quindi cos’è e a cosa serve il certificato di revisione dell’auto, oltre a capire cosa contiene. Come abbiamo anticipato, questo è un documento in forma cartacea che viene rilasciato da chi ha effettuato la revisione al proprietario del veicolo.

Ma cosa dobbiamo farci? Fondamentalmente, questo documento serve a limitare le frodi del mercato delle auto usate per quanto riguarda la riduzione dei chilometri percorsi dal veicolo: andiamo a scoprire in che modo.

Cos'è il certificato di revisione

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Il certificato di revisione è il documento in formato cartaceo che viene rilasciato al proprietario del veicolo al termine della revisione dell’auto da parte della Motorizzazione Civile o dell’officina autorizzata che ha effettuato la revisione (e che lo caricherà in formato digitale anche sul portale del Ministero dei Trasporti).

Divenuto obbligatorio a partire dal 31 marzo 2019 a seguito del Decreto Ministeriale 214/2017, questo documento è stato introdotto per recepire una direttiva comunitaria. Stiamo parlando della Direttiva UE 2014/45 relativa ai controlli tecnici periodici dei veicoli a motore e dei loro rimorchi e che abroga la Direttiva 2009/40/CE.

Nello specifico, il certificato di revisione è una sorta di pagella che riporta tutti i risultati dei test effettuati sul veicolo, divise per sezioni quantificate con una votazione.

Il certificato contiene inoltre una valutazione relativa ai punti critici che il guidatore deve risolvere prima della successiva revisione, suddivisi tra lievi, gravi o pericolosi, a seconda della loro entità.

Il vero punto importante però riguarda il numero di chilometri percorsi come riportati dal contachilometri, e che servirà per mettere al riparo gli acquirenti da eventuali frodi al momento di vendita del veicolo. Come vedremo nel capitolo successivo, il certificato di revisione è stato infatti introdotto anche e soprattutto per rendere più difficile intervenire sul numero dei chilometri percorsi con lo scopo di vendere la vettura a una cifra più alta.

A cosa serve il certificato di revisione

A cosa serve quindi il certificato di revisione? Come abbiamo anticipato nel precedente capitolo, in questo documento deve essere riportato, tra le altre cose, il numero di chilometri percorsi dal veicolo.

Il motivo è presto detto: le truffe relative a questo dato perpetrate al momento della vendita un veicolo usato. Un venditore disonesto potrebbe abbassare il numero di chilometri di un’auto, in modo da chiedere un prezzo maggiore.

Per questo è stata introdotta questa norma che unifica a livello europeo la disciplina, e rappresenta un passo in avanti per quanto riguarda la certificazione dei veicoli.

Non solo, ma il certificato di revisione presenta due altri vantaggi: è riconosciuto in tutti gli Stati membri dell’Unione Europea e consente immediatamente alle forze dell’ordine, durante un controllo, di verificare se eventuali carenze sono state sistemate.

Quali dati sono inseriti nel certificato di revisione

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Vediamo ora quali sono i dati che devono essere inseriti nel certificato di revisione. Come abbiamo anticipato, il certificato di revisione è un documento che l’officina o la Motorizzazione Civile rilascerà al termine di una revisione.

In questo foglio deve essere indicato l’esito dei controlli effettuati e devono essere annotati i seguenti dati:

  • numero di identificazione del veicolo (il numero di telaio)
  • targa del veicolo
  • simbolo dello Stato di immatricolazione
  • la categoria del veicolo
  • lettura del contachilometri
  • luogo e data di revisione
  • eventuali carenze individuate
  • esito del controllo
  • la data del successivo controllo o la data di scadenza di quello attuale
  • dati dell’ispettore responsabile della revisione

Nel certificato di revisione sono indicati i livelli di carenza delle eventuali anomalie riscontrate: Lieve, Grave, Pericoloso, il che consente di stabilire se ripetere o sospendere la revisione.

In caso di difetti lievi, l’esito dell’ispezione tecnica è favorevole, mentre con un difetto grave la revisione deve essere ripetuta entro 30 giorni, durante i quali si può circolare e sistemare il difetto. Con difetto pericoloso, l’esisto della revisione è Sospesa, e bisogna portare l’auto in officina in giornata per sistemare i danni, per poi ripetere la revisione.

Come recuperare il certificato di revisione

Il certificato di revisione è un documento importante durante l’acquisto di un’auto, in quanto certifica non solo la “salute” della vettura, ma anche il fatto che i chilometri segnati sul contachilometri siano quelli effettivi.

Che fare però nel caso lo si perda? Come abbiamo anticipato, l’officina che ha effettuato la revisione non solo ci consegna il documento, ma ne trasmette una copia in formato digitale alla Motorizzazione Civile.

Pertanto è possibile recuperare una copia del certificato di revisione presso il Portale dell’Automobilista. Per farlo, vai a questo indirizzo e inserisci tipo di veicolo e targa, digita il Captcha e clicca su Avvia ricerca. In basso ti verrà mostrata la data dell’ultima revisione, l’esito, i km rilevati e la targa.

Cosa succede se i chilometri non corrispondono?

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Probabilmente ti stai chiedendo cosa succede se i chilometri non corrispondono tra quanto indicato sul contachilometri dell’auto e quanto riportato sul certificato di revisione.

Il responsabile è sempre il proprietario, quindi, in caso il veicolo sia stato sottoposto a sostituzione o riparazione del contachilometri, bisogna presentare una dichiarazione di installazione a regola d’arte dell’officina che ha eseguito il lavoro, riportante il chilometraggio segnato prima della sostituzione e che andrà sommato a quello visibile.

In caso di errore dell’operatore che ha immesso un valore sbagliato, lo stesso potrà essere corretto in giornata senza aggravio di costi rivolgendosi al Centro Prova che ha effettuato la revisione: per questo bisogna sempre controllare i chilometri segnati sul certificato.

In altri casi, bisogna essere in grado di giustificare la differenza con adeguate motivazioni, in quanto il proprietario è l’unico responsabile della corretta tenuta del contachilometri.

Cos'è la revisione dell’auto

Finora abbiamo parlato di certificato di revisione, ma cos’è la revisione dell’auto? Si tratta di un obbligo stabilito dalla Legge in Italia che deve essere effettuato dopo un certo tempo dall’acquisto del veicolo e regolarmente gli anni successivi per garantire che il veicolo soddisfi determinati parametri di sicurezza, emissioni inquinanti e rumorosità

La revisione serve per controllare in che stato di manutenzione si trova il veicolo, in modo da assicurarsi che tutti i mezzi che circolano sulle nostre strade siano davvero sicuri sia per chi guida, che per i passeggeri, che per gli altri utenti che si incontrano sul proprio tragitto.

I controlli durante la revisione riguardano lo stato della vettura e il rispetto delle norme relative all’inquinamento, oltre al fatto che il veicolo rientri nei parametri indicati per le emissioni di rumori.

Quali sono i controlli previsti per la revisione auto

La revisione auto viene eseguita da professionisti esperti presso la Motorizzazione Civile, oppure presso un’officina autorizzata dal ministero dei Trasporti o direttamente dalla Motorizzazione civile.

Il processo prevede la verifica della targa e del numero di telaio rispetto a quanto riportato sul libretto di circolazione. Successivamente verranno esaminati gli pneumatici, i gas di scarico e la rumorosità del veicolo, l’efficienza dell’impianto frenante e dello sterzo, la presenza di corrosione o danni alla carrozzeria, l’integrità di vetri e specchietti retrovisori, il corretto funzionamento di clacson e luci, l’efficienza delle cinture di sicurezza e dei tergicristalli e, infine, la presenza della dotazione di sicurezza.

Come abbiamo descritto in questo articolo, viene inoltre controllato il numero di chilometri percorsi e confrontato con quello segnato alla precedente revisione.