Bugatti Veyron, l’auto dai grandi numeri

Smartworld
di Francesco Neri

Sono passati ben undici anni dalla primo esemplare venduto di Veyron, l’auto che ha cambiato il mondo delle hypercar

La Bugatti Veyron è un esercizio di meccanica strabiliante.Un’auto difficile da pensare e ancor più da costruire, passata nelle mani di persone che non sono state in grado, soprattutto economicamente, di portar avanti un progetto così ambizioso, che ha finito fortunatamente per realizzarsi sotto l’ala del Gruppo Volkswagen.

L’auto dai grandi numeri

Le difficoltà durante lo sviluppo della Veyron furono enormi, a partire dal surriscaldamento. Per raggiungere la velocità promessa di oltre 400 km/h, infatti, ci vuole un motore fuori dal normale.
Il cuore della Bugatti ha ben sedici cilindri, 64 valvole, quattro turbo, dieci radiatori e milleuno cavalli. La Veyron così raggiunge i 407 km/h di velocità massima, scatta da 0 a 100 km/h in 2,5 secondi e da 0 a 300 km/h in 16,7 secondi.
Purtroppo non ho mai avuto il piacere di provarla, ma chi ha provato la sua accelerazione sostiene che non è tanto lo 0 a 100 km/h a impressionare (una 911 Turbo S è ugualmente scioccante), ma è  quello che accade dopo. “Quando dopo i 200 km/h la Veyron continua a schiacciarvi con forza al sedile, capisci che c’è qualcosa che di insano in quell’auto.” Testimonianza di un caro collega.
Freni, gomme, dischi e aerodinamica hanno richiesto uno sviluppo particolarmente lungo e difficile per garantire alla Veyron tali prestazioni. Gli pneumatici sono stati sviluppati appositamente da Michelin: si tratta di enormi run flat da  245/690 R20 all’anteriore e da 365/710 R21 al posteriore capaci di sopportare velocità elevatissime. Tuttavia, la durata media è attorno ai 9.000 km e un treno costa circa 20.000 euro.
Il cambio è un DSG a 7 rapporti non molto diverso da quello che troviamo su una comune Golf, mentre la trazione integrale permanente è controllata da un differenziale Haldex centrale.
Per limare grosse fette di velocità ci pensano gli enormi dischi carboceramici e l’aerodinamica attiva; l’alettone posteriore infatti durante la frenata si piega in avanti rallentando la macchina e stabilizzando il posteriore.
Si vocifera che il motore in realtà non abbia 1001 cv, bensì 1060, ma il marketing, si sa, viene prima di tutto.

Dal 2005 al 2015 sono state prodotte solo 300 Bugatti Veyron; nel 2003 il cartellino del prezzo era fissato a 1.000.000 di euro, ma è salito ben presto a 1.100.000 nel 2006 e a 1.200.000 con la versione Super Sport.

La barriera dei 400 all’ora

Non tutti sanno che la Bugatti Veyron in configurazione normale arriva “solo” a 375 km/h. Premesso che troviate un rettilineo abbastanza lungo per andarci (e un luogo dove possibilmente è legale), dovrete inserire una seconda chiave rossa a sinistra de guidatore: la Bugatti Veyron in questo modo si abbassa di 6 cm, ritira lo spoiler posteriore e si prepara a raggiungere i fatidici 407 km/h, oltretutto limitati elettricamente.
Se non vi sembrano abbastanza, il modello speciale Super Sport è capace di 1200 cv e 431 km/h di velocità massima, quest’ultima però toccata solo durante il Guinnes World record, la versione di serie è limitata sempre a 407 km/h.

L’extra potenza consente alla Veyron Super Sport di bruciare i 200 km/h da ferma in 6,7 secondi.
Anche i consumi sono da Regina delle hypercar: la Bugatti percorre circa 2 km con un litro in città e poco più di 4 nel misto, mentre a velocità massima il serbatoio da 100 litri si svuoterebbe in 12 minuti mentre i il W16 si berrebbe un litro di benzina ogni 800 metri.
Forse ci sono state auto più veloci della Bugatti Veyron – basta mettere migliaia di cavalli e qualsiasi oggetto schizza alla velocità del suono – ma nessuna combina meglio della Bugatti classe, sportività, iper-prestazioni e guidabilità. Nel traffico è docile e utilizzabile, soldi permettendo, come auto di tutti i giorni. Non sarà la più leggera e sportiva delle supercar dei nostri giorni, ma è senza dubbio l’opera ingegneristica più incredibile di questi ultimi dieci anni.