L’Autobianchi A112 LX – nata nel 1982 e commercializzata fino al 1985 – è l’ultima evoluzione chic della citycar lombarda. Una “baby” raffinata che si trova facilmente a circa 3.000 euro.
Autobianchi A112 LX (1982): le caratteristiche principali
L’allestimento LX viene introdotto sull’Autobianchi A112 al posto dell’Elegant in occasione del lancio della sesta serie al Salone di Parigi 1982. Una generazione contraddistinta dalla mascherina rivista, dalla lunghezza aumentata di 4 cm (ora 3,27 metri) per via dei paraurti più sporgenti e dai sedili anteriori che possono scorrere in avanti per agevolare l’accesso ai posti posteriori. L’abitacolo resta molto angusto, così come il bagagliaio.
La dotazione di serie dell’Autobianchi A112 LX è buona ma ancora incompleta: alzacristalli elettrici, cambio a cinque marce, fari alogeni, lunotto termico con lavatergilunotto, orologio digitale, poggiatesta anteriori e vetri atermici. Eccellenti, in compenso, le finiture e il comportamento stradale.
La settima serie del 1984 si distingue per la (troppo) vistosa coda arricchita da una fascia trasparente rossa che collega i gruppi ottici posteriori e che riporta il nome serigrafato del modello e dalla targa spostata in basso sul paraurti.
Autobianchi A112 LX (1982): la tecnica
Il motore dell’Autobianchi A112 LX è un 965 cc da 48 CV in grado di offrire una spinta adeguata ai regimi medio-bassi e consumi contenuti.
Autobianchi A112 LX (1982): le quotazioni
Non fatevi ingannare dalle quotazioni che recitano 1.500 euro: per entrare in possesso di un’Autobianchi A112 LX ben tenuta bisogna sborsare circa il doppio della cifra. Consigliamo di puntare sulla sesta serie, più facile da rintracciare della settima e (cosa che non guasta) più gradevole esteticamente.