Auto Union Type C: un sogno a 16 cilindri

Smartworld
di Marco Coletto

Storia dell'auto da corsa tedesca, dominatrice della stagione 1936 con Rosemeyer

L’Auto Union Type C è l’auto da corsa più innovativa tra quelle prodotte prima della Seconda Guerra Mondiale. Dotata di un motore a sedici cilindri posizionato dietro al guidatore (una soluzione che solo negli anni ’60 verrà ripresa da tutte le monoposto di F1) e progettata da un certo Ferdinand Porsche, ha dominato la stagione 1936 grazie soprattutto a Bernd Rosemeyer, che su questa vettura perse anche la vita. Scopriamo insieme la sua storia.

Auto Union Type C: la storia

La terza – nonché ultima – evoluzione del progetto realizzato da Ferdinand Porsche nel 1934 vede la luce nel 1936. Dotata di un telaio a traliccio tubolare in cromo-molibdeno e di una carrozzeria in alluminio, ha un peso massimo di 750 kg e monta le sospensioni a barre di torsione e un possente propulsore 6.0 V16 con compressore volumetrico in grado di generare ben 520 CV.

La scelta del motore posteriore centrale longitudinale sulla Auto Union Type C porta numerosi vantaggi – una distribuzione dei pesi più equilibrata e un inserimento più agevole, ad esempio – ma anche qualche difetto, come le sbandate in uscita dalle curve. Per risolvere (o meglio, limitare) il problema in occasione delle corse in salita le vetture vengono dotate di ruote posteriori gemellate.

Gli esemplari realizzati sono 12 ma solo uno è rimasto in vita, ceduto al Deutsches Museum di Monaco di Baviera nel 1938 dopo la scomparsa di Rosemeyer. Gli altri undici sono andati perduti dopo la Seconda Guerra Mondiale, quando lo stabilimento Auto Union di Zwickau è finito in mani sovietiche. I modelli presenti ai raduni non sono altro che repliche realizzate da Audi.

Il palmarès sportivo

L’Auto Union Type C debutta nel 1936: perde il GP d’esordio a Monte Carlo contro la Mercedes di Rudolf Caracciola ma si riscatta vincendo le altre tre prove e permettendo a Bernd Rosemeyer di aggiudicarsi il titolo europeo. Tra le altre gare “minori” conquistate dalla monoposto dei quattro anelli segnaliamo i successi di Achille Varzi a Tripoli e di Rosemeyer all’Eifelrennen, a Pescara e nel campionato tedesco di corse in salita.

Nel 1937 il dominio Auto Union non è più così netto: la Type C smette infatti di essere sviluppata da Ferdinand Porsche, che si concentra sulla Volkswagen Maggiolino.

 L’unica vittoria nel campionato europeo arriva da Rudolf Hasse in Belgio mentre Rosemeyer conquista l’Eifelrennen, Pescara e Donington.

Nello stesso anno, sull’autostrada Francoforte-Darmstadt, Bernd Rosemeyer raggiunge i 406,321 km/h (record di velocità sul chilometro lanciato) al volante di una Auto Union Type C Streamliner (con carrozzeria aerodinamica). Il 18 gennaio 1938, alla guida della stessa vettura sullo stesso tratto di strada, Rosemeyer prede la vita in un incidente nel tentativo di riprendersi il primato soffiatogli da Rudolf Caracciola su Mercedes.