Le auto alimentate a GPL hanno bisogno di attenzioni particolari: si tratta di piccoli ma importanti accorgimenti che possono contribuire ad allungare la vita della propria vettura. Bisogna partire dal presupposto che la scelta di un’automobile GPL è dettata, nella maggior parte dei casi, dalla volontà di risparmiare sul consumo di carburante. Senza un’adeguata manutenzione ordinaria, l’obiettivo primario rischierebbe di venire meno, andando a incidere negativamente e in modo significativo sui costi di gestione del veicolo. Ecco alcuni consigli utili sulla manutenzione delle auto alimentate a GPL e sui consumi effettivi durante i mesi invernali.
Manutenzione auto GPL in inverno: consigli utili
La manutenzione di un auto alimentata a GPL durante i mesi invernali non si discosta troppo da quelle di auto con altre motorizzazioni. Le accortezze sono praticamente le stesse riservate a vetture dotate di un propulsore a benzina o diesel. Con l’abbassarsi delle temperature nei mesi più freddi dell’anno, le auto con motore a gas tendono a presentare alcuni problemi. Uno di questi riguarda in modo particolare l’accensione, in quanto il combustibile tende a risentire del freddo.
Le auto alimentate a GPL sono contemporaneamente dotate anche dell’alimentazione a benzina: questo offre all’automobilista la possibilità di variare tra le due forme di carburante. Si tratta di un aiuto molto importante per risolvere i problemi legati all’accensione della propria auto. Il trucco è semplice ed estremamente efficace: qualora dovessero sorgere delle problematiche nel momento in cui si deve accendere l’auto, basterà commutare l’alimentazione da gas a benzina al momento della partenza, per poi tornare alla prima dopo pochi istanti.
Auto GPL: la lubrificazione del motore in inverno
Uno degli aspetti da considerare durante l’inverno riguarda il sistema di lubrificazione del motore: nei casi di alimentazione a gas è inferiore a quello presente con l’adozione della benzina o del gasolio. Per questo si rende necessario l’utilizzo del veicolo alimentato a benzina: bisogna precisare che nei mesi invernali, se si è in presenza di impianti di ultima generazione, le auto partono sempre e comunque a benzina, per poi commutarsi automaticamente a gas una volta raggiunta la giusta temperatura.
Un consiglio prezioso e valido tanto per la auto a GPL, quanto per quelle con motorizzazioni tradizionali, consiste nel valutare periodicamente l’adozione di additivi specifici: in commercio se ne trovano diversi e risultano molto utili per evitare l’accumulo di parti residuali di combustione. In generale, per favorire la lubrificazione del motore nei mesi più freddi, è bene effettuare un cambio olio utilizzandone uno più fluido. Di solito ogni casa automobilistica tende ad indicare il tipo di olio da utilizzare sui suoi modelli: per questo è consigliabile consultare un meccanico prima di portare a termine una procedura simile.
I consumi di un’auto alimentata a GPL d’inverno
Utilizzando una vettura alimentata a GPL si consuma circa il 10% in più, in litri, rispetto a una a benzina, a causa della minor energia disponibile a parità di volume. A fare la differenza, però, sono i costi: in media, con un’auto a GPL, si spende circa il 40% in meno rispetto a una motorizzata a benzina oppure diesel.
A parità di chilometri percorsi, un’auto a GPL consuma più litri di quanti ne consumerebbe una a benzina: per questo bisogna prestare sempre molta attenzione ai consumi. Il consumo di una vettura a gas può cambiare leggermente durante l’inverno, quando c’è bisogno di più tempo per raggiungere la temperatura necessaria al motore per procedere a GPL. Se durante l’estate l’auto passa da benzina a GPL in un chilometro, nel corso dell’inverno può riuscirci anche in tre chilometri.