I Supercharger costano poco (a Tesla)

Antonio Lepore
Antonio Lepore
I Supercharger costano poco (a Tesla)

Sembrerebbe che Tesla non voglia mai smettere di stupire. Stavolta, però, non si tratta di un nuovo veicolo oppure dell'ultima tecnologia scoperta, bensì di una notizia dal carattere economico. Recentemente, infatti, è emerso che i costi sostenuti dall'azienda per la realizzazione di nuove stazioni di ricarica rapida siano nettamente inferiori alla concorrenza.

Nel dettaglio, Tesla ha partecipato al programma degli Stati Uniti finalizzato alla costruzione dei primi Supercharger aperti a tutti e, dalle offerte avanzate, è emerso che Tesla sostiene costi molto più bassi rispetto ai competitors. Su Forbes, infatti, è stato scritto:  "Gli importi delle sovvenzioni previste possono coprire il 70% del costo dei caricatori, fino a un massimo di 150.000 dollari per caricabatteria. Le applicazioni di Tesla richiedono un minimo di 30.000$ per caricabatterie, mentre la maggior parte delle altre applicazioni richiedono il massimo di $ 150.000 e forse anche di più".

Infine, il costo sembra essere persino diminuito negli ultimi anni nonostante la capacità delle stazioni di ricarica sia più che raddoppiata.

Difatti, nel 2016, quando Tesla condivideva ancora il suo valore patrimoniale della rete Supercharger, la casa automobilistica parlava di un valore di 285.300$ per stazione o 49.000$ per caricabatterie.

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