
I Paesi che meglio supportano l'elettrico (spoiler: l'Italia è pessima)
Mentre le case automobilistiche investono sempre di più sull'elettrico e sulla guida autonoma, il sito "Confused.com" ha stilato una classifica dei 30 Paesi appartenenti all'OCSE – Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico - più pronti per questa rivoluzione.
Diversi i parametri presi in considerazione per la determinazione del punteggio finale, tra cui: politica e legislazione in merito ai veicoli elettrici e a guida autonoma; tecnologia ed innovazione; numero di aziende con sedi sul territorio; numero di brevetti depositati; quantità di auto vendute; frequenza di ricerche online su veicoli elettrici e a guida autonoma; infrastrutture (ovvero numero di colonnine e di punti pubblici di ricarica e la qualità delle strade).
Andando subito al sodo, al primo posto spiccano gli Stati Uniti, con un punteggio di 8,62/10. La vetta è stata conquistata grazie alla presenza di 50 aziende di auto elettriche sul territorio, numero di brevetti (oltre 127.000) e agli ingenti investimenti soprattutto sullo sviluppo della guida autonoma.
Alle spalle degli Stati Uniti troviamo il Giappone, uno dei pochi Paesi che ha già autorizzato i veicoli autonomi sulle strade pubbliche (punteggio di 7,59/10). Sul gradino più basso del podio si è piazzata la Francia (7,37/10).
Ottimi punteggi, inoltre, quelli ottenuti dal Regno Unito (6,92/10) e dalla Germania (6,74/10). A questo punto, però, vi starete chiedendo il risultato conquistato dall'Italia. Purtroppo, il nostro Paese ha ottenuto un punteggio di 2,45/10. Tra gli aspetti da migliorare (e non poco) la qualità della viabilità, l'aumento degli investimenti ed il numero di punti di ricarica disponibili sul territorio.
