Hyundai e Giugiaro costruiscono la concept mai nata

Hyundai Pony Coupé ha posto le basi per far diventare la casa coreana quello che è oggi
Alessandro Nodari
Alessandro Nodari
Hyundai e Giugiaro costruiscono la concept mai nata

C'è un filo sottile che collega Seul e Torino: la passione per le auto. Se fino al 1974 la neonata Hyundai infatti produceva solo veicoli su licenza Ford, in quell'anno aveva provato a camminare sulle proprie gambe proponendo al salone dell'auto di Torino cinque prototipi, creati in collaborazione con l'Italdesign di Giorgetto Giugiaro e Aldo Mantovani. 

I veicoli elettrici erano ancora di là a venire, ma due di questi modelli, Hyundai Pony e Hyundai Pony Coupé, hanno messo le basi per quello che è poi diventata la casa coreana. Poi la crisi petrolifera di quegli anni non ha mai permesso la produzione in serie di quest'ultima, che è stata abbandonata per quasi cinquant'anni, ma adesso il figlio del fondatore di Hyundai, insieme al centro stile GFG fondato da Giugiaro e dal figlio Fabrizio, ha voluto rendere omaggio a questo veicolo così iconico, ricreandolo. 

Se negli anni '70 futuro voleva dire forme squadrate, la Hyundai Pony Coupé era decisamente orientata al futuro.

Linee leggere, ampie vetrate e dimensioni compatte, con una lunghezza di poco superiore ai quattro metri, una larghezza di 1,56 metri e un'altezza di appena 1,20 metri, l'auto catturava gli sguardi di tutti gli appassionati

Gli interni erano un'ode al minimalismo, e in un certo senso richiamavano le linee morbide del film 2001: Odissea nello spazio, grazie anche agli azzeccati contrasti.

C'è un'unica differenza rispetto al veicolo originale: i cerchioni. Se infatti nel 1974 la Hyundai Pony Coupé mondava cerchi da 14 pollici, quella odierna ha dovuto passare a quelli da 15 pollici, a causa dell'impossibilità di trovare pneumatici da 14 pollici della sezione corretta. Ma per il resto l'auto è una perfetta ricostruzione, e funzionante. 

L'auto rimarrà esposta al Concorso d'Eleganza di Villa d'Este, sulle rive del lago di Como, fino a domenica prossima, ma il suo retaggio non finisce qui. 

Negli anni Hyundai si è evoluta e accresciuta, e se le linee squadrate della Huyndai Pony Coupé hanno permesso la creazione di veicoli come l'attuale Ioniq 5 (forse ai più verranno anche in mente l'amatissima DeLorean DMC-12 del 1981 e, oggigiorno, l'atteso Cybertruck di Tesla), c'è un nome che continua a risuonare nelle nostre teste: N Vision 74.

La vettura, un vero e proprio laboratorio a quattro ruote grazie al suo propulsore a celle a combustibile a idrogeno, rappresenta l'evoluzione diretta di questo lontano passato. 

Hyundai non ha ancora chiarito se verrà mai prodotta in serie (quantomeno in edizione limitata), ma la creazione della Pony Coupé ha riacceso l'interesse intorno alla vettura e ai piani di Hyundai verso la tecnologia (che prevede diventerà importante nel 2040). E forte del suo passato, vorrà essere sicuramente protagonista della nuova rivoluzione.