Manutenzione: come riparare la ventola di raffreddamento dell'auto
Introduzione
La ventola di raffreddamento, o anche elettroventola (talvolta chiamata anche "cooler"), fa parte del sistema di raffreddamento del motore dell'auto. La funzione della ventola è quella di garantire che la temperatura del liquido di raffreddamento all'interno dell'impianto non superi la soglia critica, che in genere si attesta attorno agli 80/90°. In determinate condizioni, per esempio quando la macchina è ferma e la temperatura esterna è molto alta, l'elettroventola deve compensare il flusso d'aria assente o insufficiente per raffreddare il motore. In suddette condizioni, si può riscontrare un segnale di un eventuale guasto della ventola quando si verifica un innalzamento degli indicatori di temperatura del liquido di raffreddamento, unito all'assenza di rumore della ventola durante il funzionamento. Riparare la ventola significa anzitutto individuare la causa del guasto. Nei passi successivi di questa guida, a tale proposito, ci occuperemo di manutenzione della ventola di raffreddamento dell'auto e, in modo particolare, andremo a vedere come ripararla.
Occorrente
- cavo volante
- fermaglio metallico
- lampadina di prova
- cavetti e motorino per ventola
- cacciavite
Controllare il fusibile a protezione del motorino della ventola
La prima cosa che bisogna fare consiste nel controllare il fusibile che protegge il motorino della ventola, in maniera tale da escludere la presenza di un eventuale cortocircuito. Il fusibile è situato nell'apposito vano portafusibili, oppure all'interno di un portafusibile a parte, situato sul cavo elettrico del motorino della ventola. Nel dubbio, è bene andare a consultare il manuale d'uso dell'auto. Qualora il fusibile fosse bruciato, basterà sostituirlo per risolvere efficacemente il problema, mentre qualora risultasse integro si può utilizzare della carta smerigliata per rimuovere eventuali tracce di ossido sui contatti, così da fugare ogni dubbio.
Verificare il funzionamento dell'interruttore del termostato
Escluso il fusibile, il problema può risiedere nell'interruttore del termostato. Quest'ultimo è generalmente collocato nella vaschetta del radiatore, al basamento, nel un manicotto oppure nella testata del motore. Una volta che l'avrete individuato potrete notare la presenza di due cavetti che vanno all'interruttore Possono avere due connettori separati, oppure essere fissati insieme a un connettore multiplo. A questo punto sarà necessario scollegare i due cavetti facendo la massima attenzione a non toccare le pale della ventola. Solamente adesso si potranno mettere in contatto i due cavetti ricorrendo all'uso di un filo volante. Se il connettore è multiplo, dovranno essere collegati con l'ausilio di un fermaglio metallico. Nel caso in cui la ventola funzionasse risulterà certo che il guasto è localizzato nell'interruttore del termostato. Se rimane ferma, invece, vuol dire che il guasto può essere nei collegamenti elettrici o nel relè del motorino.
Collegare il cavo volante
Il funzionamento del relè può essere verificato collegando il cavo volante. Il caratteristico suono "clic" sarà la prova che il relè funziona. Per controllare il motorino occorrerà trovare il punto di entrata del cavo di alimentazione e staccarlo. Adesso, servendosi del cavetto volante, andrà collegato il terminale del motorino al polo positivo della batteria. Se il motorino si avvia vuol dire che il guasto è nel cavo o in qualche altro componente. Se invece non gira, probabilmente è guasto e dovrà essere necessariamente sostituito. Va ricordato, comunque, che si tratta di un pezzo piuttosto costoso, per cui è preferibile trovarne uno revisionato o usato, in buone condizioni, piuttosto che acquistarlo nuovo.
Controllare il flusso di corrente al motorino
Qualora il guasto non fosse stato ancora individuato, non resterà altro da fare che andare a controllare che arrivi corrente al motorino. Una volta che avrete trovato il punto in cui i fili entrano nel motorino, dovrete scollegare sia il cavo di massa sia quello di alimentazione. A questo punto ci si servirà di una lampadina di prova, che verrà collegata prima al cavo di massa, poi verranno collegati tra di loro i cavetti dell'interruttore. Ricordatevi che dovete toccare con il puntale il cavo di alimentazione. Se la lampada si accende vuol dire che il circuito non presenta problemi, mentre se non si accende vuol dire che è presente un'interruzione nel circuito elettrico. Per riuscire a capire dove è situato il guasto, bisognerà andare a ricollegare il cavo di massa al motorino e unire, con il cavo volante, il polo positivo della batteria al motorino. Se gira vuol dire che è interrotto il cavo di alimentazione, mentre se non gira significa che è difettoso quello di massa. Una volta che sarete riusciti a individuare il cavo rotto basterà semplicemente sostituirlo con uno dello stesso diametro.