Come mettere in moto una macchina ingolfata
Introduzione
I proprietari di una automobile lo sanno bene: in determinate condizioni, è possibile che la propria auto non si metta in moto subito. Generalmente, in questi casi, si commette l'errore di metterla in moto continuando a premere l'acceleratore. In questo modo, tuttavia, si rischia di ingolfare il motore, con seri danni alla vettura. L'ingolfamento si verifica infatti quando al motore dell'automobile arriva una quantità eccessiva di benzina. Quest'ultima va a bagnare le candele, compromettendone il corretto funzionamento. Se ci troviamo in una di queste situazioni, per riuscire a rimettere in moto l'auto, non dovremo fare altro che mettere in atto la strategia giusta che ci consenta, in pochi secondi, di ripristinare il corretto funzionamento del nostro veicolo a quattro ruote. Nei passi successivi di questa guida, quindi, vedremo come fare per riuscire a mettere in moto una macchina ingolfata. Vediamo come occorre procedere.
Occorrente
- Cavetti batteria auto
- Guanti di protezione
- Manuale di istruzioni auto
Evitare di forzare più volte l'accensione del motore
Al di fuori di problemi strutturali, uno dei problemi più comuni che porta all'ingolfamento è rappresentato dallo scaricamento della batteria. Nel caso di batteria scarica, i numerosi tentativi di accensione fanno si che la benzina che viene richiamata durante le diverse mancate accensioni non venga bruciata correttamente e questo conduce alla formazione di scorie all'interno del carburatore e del tubo di scappamento. A questo punto, tentando di accendere nuovamente l'auto, si peggiora solamente la situazione. L'unica cosa da fare è quella di utilizzare gli appositi cavetti e di collegarli ad un'altra macchina, nel tentativo di ricaricare la batteria. Questa semplice modalità, nella maggior parte dei casi, vi consentirà una ripartenza immediata. Ma vediamo, nel dettaglio, come intervenire per effettuare questa operazione.
Utilizzare gli appositi cavi di ricarica della batteria
Prendiamo dunque il caso in cui tentiamo di ricaricare la batteria per avviare l'automobile. Come prima cosa, abbiamo bisogno dei cavi di alimentazione. Questi ultimi dovranno essere collegati nel modo corretto, rispettando cioè i colori "rosso" e "nero". Dopo circa cinque minuti di ricarica e con i motori delle due auto accesi, scolleghiamo tutti i cavi e tentiamo di avviare la macchina. A mano a mano che la batteria si carica, la macchina dovrebbe iniziare ad avviare la combustione della benzina e a liberare le parti intasate. Quando il motore della macchina da riavviare si sarà acceso, senza mai spegnerlo, iniziate a circolare, avendo l'accortezza di non spegnere mai il motore durante il tragitto.
Prestare attenzione alla perdita di olio nero dal tubo di scappamento
Vi ricordiamo che solo quando iniziate a sentire che il motore sale di giri, dovrete premere l'acceleratore per dare gas. Ma attenzione anche alla tipologia di auto posseduta e alle caratteristiche della sua alimentazione. Se avete una macchina diesel, infatti, prestate attenzione al tubo di scappamento: difatti, la mancata combustione del carburante e la successiva condensa nel tubo di scappamento, possono portare a rovesci esterni di olio nero. La prima accensione utile della nostra vettura rappresenterà anche il momento giusto per recarci immediatamente presso il nostro meccanico di fiducia. Una macchina riavviata seguendo il procedimento che vi abbiamo appena illustrato, infatti, dovrà necessariamente essere controllata per poter poi circolare rispettando tutte le norme di efficienza e sicurezza necesarie per garantirvi un viaggio sempre all'insegna del massimo comfort.
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