Il futuro di Cybertruck in Europa è cupo, e non è colpa di Tesla

Vincenzo Ronca
Vincenzo Ronca
Il futuro di Cybertruck in Europa è cupo, e non è colpa di Tesla

Nel mondo automotive Tesla è tornata ad attirare particolare attenzione a livello globale. Si parla sempre di auto elettriche, anche se particolari. Nelle scorse settimane infatti l'azienda ha lanciato il suo Cybertruck.

Dopo anni di attesa dall'annuncio del concept, finalmente Tesla ha iniziato a consegnare i primi esemplari del suo Cybertruck. Il pick up elettrico dell'azienda statunitense ha stupito sotto diversi aspetti. Oltre al design, aspetto che da subito ha reso celebre il veicolo, abbiamo anche visto come il suo motore sia estremamente potente.

E allora viene lecito chiedersi se e quando potremo vedere Tesla Cybertruck sulle nostre strade, visto che attualmente è presente solo negli Stati Uniti. E le prospettive per vederlo in Europa non sono rosee.

La maggior parte dei dubbi riguarda soprattutto la conformazione e i materiali con i quali è realizzato Cybertruck. Si tratta di un veicolo evidentemente massiccio, con spigoli molto vivi in ogni sua angolazione. Questo desta più di una perplessità presso gli enti come Euro NCAP, i quali si occupano di certificare l'omologazione dei veicoli per circolare su strada.

Ad esempio, gli spigoli della carrozzeria potrebbero non essere conformi alle norme europee visto che non hanno un raggio almeno pari a 3,2 mm. Inoltre, la parte frontale e il cofano sembrano molto lontani da rispettare gli standard di cedevolezza. Questo rende il veicolo molto resistente, ma allo stesso tempo pericoloso per gli altri in caso di incidenti.

Oltre a questo, anche il peso particolarmente consistente potrebbe essere un problema per conseguire l'omologazione alla circolazione sulle strade europee. Questo sempre per ragioni di sicurezza verso gli altri utenti stradali che potrebbe incontrare o scontrarsi con Cybertruck.

Non solo gli aspetti costruttivi fanno sorgere perplessità. Michiel van Ratingen, segretario generale di Euro NCAP, ha sottolineato anche che l'imponente massa del veicolo causerebbe delle preoccupazioni anche in termini di efficienza e conseguente impatto ambientale. Il suo peso inoltre potrebbe rendere necessario il conseguimento della patente C in Europa per guidarlo. Attualmente infatti, la patente B permette di guidare veicoli con massa totale fino a 3.500 kg.

Insomma, vi è più di uno scoglio tra Tesla Cybertruck e l'Europa. Oltre a quelli citati, va anche considerato che si tratta di una vettura dal prezzo importante, e che la sua produzione è ancora nelle fasi embrionali su larga scala. Staremo a vedere se Tesla riuscirà a superare tutti questi ostacoli.

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