Come gonfiare le gomme dell'auto
Per gonfiare correttamente le gomme dell'auto ci sono vari parametri da tenere in considerazione, non solo la pressione. In questa guida trovate tutto quello che dovete sapere.Per quanto spesso snobbate, le gomme dell'auto sono uno dei componenti più importanti di una vettura, e per garantire i consumi e la sicurezza ottimale devono essere sempre alla pressione giusta.
Ma come gonfiare le gomme dell'auto, con o senza compressore? Andiamo a scoprire tutti i dettagli di questa operazione, oltre a vedere dove farla e a quale pressione gonfiarle.
E nel caso siate curiosi di sapere se sia possibile gonfiare le gomme con l'azoto, non preoccupatevi, approfondiremo anche questo aspetto, ma prima di tutto non scordatevi di dare un'occhiata alla nostra guida su come scegliere le gomme dell'auto.
Indice
- Perché controllare la pressione delle gomme dell'auto
- Come sapere quanto gonfiare le gomme dell'auto
- Dove gonfiare le gomme dell'auto
- Come gonfiare le gomme dell'auto con compressore
- Come gonfiare le gomme dell'auto senza compressore
- Come gonfiare le gomme con l'azoto
- Quanto costa gonfiare le gomme dell'auto
Perché controllare la pressione delle gomme dell'auto
Perché dovremmo voler gonfiare le gomme dell'auto? La pressione corretta degli pneumatici è importantissima, perché sono il punto di contatto tra asfalto e veicolo.
Quindi gomme gonfiate correttamente non solo garantiscono una migliore sicurezza, ma consentono di ottimizzare i consumi e, in ultimo, durano anche più a lungo.
Ma il problema non riguarda solo gli pneumatici sgonfi, anche quelli troppo gonfiati non vanno bene: scopriamo perché. Iniziamo con i primi. Gomme sgonfie
Se infatti le gomme sono sgonfie, sono troppo flosce a terra, il che può mettere a rischio la tenuta di strada mentre lo sterzo diventa impreciso, soprattutto nelle manovre d'emergenza. Inoltre in queste condizioni le gomme corrono il rischio di surriscaldarsi e persino di scoppiare, con le conseguenze che si possono immaginare.
Pneumatici a pressione inferiore a quella consigliata riducono inoltre l'efficienza dell'auto, in quanto l'impronta a terra è maggiore, il che causa più attrito, e anche la spalla (la parte laterale) si usura di più. Il risultato è che la vettura consuma più carburante (anche del 6% in più) e inquina maggiormente.
Infine, una pressione troppo bassa aumenta il consumo delle gomme, anche notevolmente. Se infatti degli pneumatici potrebbero durare circa 40.000 km, una pressione inferiore del 20% rispetto a quella ottimale potrebbe ridurne la vita del 20%, quindi 8000 km in meno.
E se dovessimo gonfiare troppo le gomme? Anche questo potrebbe causare problemi. Innanzitutto, la tenuta di strada ne risente, soprattutto in curva e sul bagnato, e anche il comfort di guida diminuisce. In secondo luogo, diminuisce la durata, in quanto si consumano in maniera non uniforme, soprattutto nella parte centrale del battistrada.
Quindi misurare la pressione degli pneumatici è importante, ma quanto bisogna gonfiarli, ogni quanto, e dove e come si può fare? Andiamo a scoprirlo.
Come sapere quanto gonfiare le gomme dell'auto
Le gomme dell'auto sono un componente molto importante, e per questo motivo la misurazione della pressione deve essere fatta con uno strumento apposito: il manometro. Ma quanto devono essere gonfie le gomme?
Non c'è una risposta semplice a questa domanda, in quanto ogni automobile utilizza un set di pneumatici adeguati per misura e caratteristiche alle sue prestazioni e al suo peso.
Questi dati sono specificati sul manuale dell'auto e all'interno delle portiere (qui trovate cosa significano i numeri associati alle gomme).
In ogni caso, non è detto che due modelli di auto differenti ma dotati dello stesso set di gomme presentino gli stessi valori di pressione, quindi bisogna fare sempre riferimento al manuale del veicolo o all'interno della portiera, dove troverete i valori consigliati dal produttore.
Tenete inoltre presente che la pressione di gomme anteriori e posteriori è differente, a causa della distribuzione del peso tra gli assi (per esempio la posizione del motore).
La pressione delle gomme si misura in bar, e in genere il valore corretto si assesta tra i 2.0 e i 3.0 bar per le gomme estive, mentre per le gomme invernali queste cifre dovrebbero essere aumentate di 0,2 bar, in quanto il freddo influisce negativamente sulla pressione.
Ma quanto si sgonfiano le gomme, quindi ogni quanto è necessario controllarle? Come per qualunque gomma, anche quella delle biciclette, è normale che gli pneumatici dell'auto si sgonfino nel tempo, in condizioni normali circa 0,1 bar al mese.
In inverno, poi le gomme perdono improvvisamente pressione perché varia la densità dell'aria, mentre ovviamente in caso di situazioni esterne come la mancanza del cappuccio della valvola o forature la pressione può calare anche di più e più velocemente.
Se infatti la valvola mantiene la pressione e previene la formazione di umidità nello pneumatico, il cappuccio è molto importante perché ne preserva la funzionalità e la chiusura ermetica, evitando che la polvere la blocchi.
Ci sono due tipi di cappuccio: quelli in gomma e quelli in metallo, che troverete sulle vetture con sistema di controllo della pressione. Sulle auto moderne infatti sono in genere presenti sistemi di monitoraggio della pressione (TPMS, da Tyre Pressure Monitoring System).
Quelli diretti sono più precisi si affidano a sensori montati sulle ruote, mentre quelli indiretti sono meno precisi e non mostrano i valori della pressione, in quanto raccolgono i dati da altri sistemi come ABS e ESP per notificare eventuali anomalie,
Come regola generale, è consigliato controllare la pressione delle gomme circa una volta al mese, e comunque prima di un lungo viaggio.
Dove gonfiare le gomme dell'auto
Vi siete quindi convinti che controllare la pressione delle gomme sia un'operazione da compiere con una certa frequenza, ma dove si possono gonfiare le gomme?
La soluzione più ovvia è andare dal gommista, ma non è l'unica. Ogni stazione di servizio autostradale è dotata di un compressore che si può utilizzare in caso di necessità, anche in autonomia, oppure si può chiedere al benzinaio, che sicuramente avrà un compressore.
A questo proposito, è giusto rilevare che diverse indagini ACI hanno rilevato come i manometri delle stazioni di servizio non siano tarati e quindi non in grado di dare letture affidabili, con errori medi nell'ordine di 0,3 bar (ma con punte anche di più di un bar, sia in difetto che in eccesso).
Se quindi in generale la sosta per fare benzina è il momento ideale per il controllo della pressione delle gomme, forse per essere più sicuri può essere una migliore idea comprare un compressore e gonfiarle da voi stessi.
Come gonfiare le gomme dell'auto con compressore
Il modo migliore per gonfiare le gomme è utilizzare un compressore volumetrico. Nelle stazioni di servizio troverete tutto quello che vi serve, con tanto di pistola con manometro e adattatore compatibile con le valvole Schrader.
Prima di procedere, però, controllate la pressione raccomandata dal produttore della vostra auto. Come abbiamo anticipato in precedenza, potete trovarla velocemente su un'etichetta che troverete sulla scocca, in genere all'interno della portiera del posto di guida o a volte sul retro dello sportellino del carburante. In alternativa, potete controllare nel manuale di manutenzione del veicolo.
A questo punto, dovete controllare la pressione degli pneumatici, ma tenete presente che questa operazione deve essere fatta con gomme a freddo, in quanto il calore prodotto dal rotolamento provoca un aumento della pressione interna e falserebbe la misurazione.
Questo significa che l'auto deve essere ferma da almeno due ore o aver effettuato tragitti inferiori ai 3 km a velocità ridotta.
In caso contrario, con pneumatici caldi aggiungete 0,3 bar alla pressione raccomandata dal costruttore del veicolo, ma è sempre bene comunque ricontrollarla a pneumatici freddi.
Ora potete andare alla colonnina del compressore, per esempio in una stazione di servizio. Prendete la pistola con il manometro e svitate il cappuccio della valvola sulla ruota.
Inserite il terminale sulla valvola servendovi dell'adattatore (potrebbe uscire un pochino d'aria, ma in quantità in genere irrilevante) e vedrete sul manometro la pressione attuale, generalmente in bar. In caso dovesse venire mostrata in psi (pound square inch, libbre per pollice quadrato), il fattore di conversione è 1 bar = 14,5038 psi.
Confrontate la pressione che vedete con quella raccomandata dal produttore del veicolo. In caso sia superiore, dovete far fuoriuscire l'aria, mentre se è inferiore dovete gonfiare la gomma.
Per gonfiare la gomma, basta semplicemente premere la leva per azionare il compressore, avendo cura di verificare l'aumento di pressione desiderato sul manometro e fermarvi al momento opportuno.
Gonfiate la gomma a piccoli passaggi, se non avete pratica.
In caso siate dotati di ruota di scorta, è necessario controllare anche quella, ma visto che non viene usata quotidianamente, è sufficiente controllarla uno o due volte l'anno.
In alternativa, potete pensare ad acquistare un compressore portatile. Questi dispositivi sono o a batteria o si collegano alla presa accendisigari dell'auto, e sono in genere dotati di manometro integrato per determinare la giusta pressione.
Il loro funzionamento è molto simile a quello appena descritto: qui sotto ve ne proponiamo qualcuno, a cominciare dall'ottimo - ed economico - Xiaomi Portable Electric Air Compressor 2, di cui potete leggere qui la nostra recensione.
Come gonfiare le gomme dell'auto senza compressore
Ma cosa fare se abbiamo le gomme dell'auto sgonfie e non abbiamo sotto mano un compressore? Prima di tutto, potete controllare la pressione con un manometro, se lo avete sottomano. Ce ne sono a matita, analogici o digitali, ma gonfiare le gomme è un'altra storia.
Se vi state chiedendo infatti se sia possibile gonfiare le gomme dell'auto con una pompa da bicicletta, sappiate che per quanto in teoria sia possibile, in quanto la valvola sulla ruota è di tipo Schrader, il problema è la pressione che potete applicare a mano.
Se infatti con un compressore è questione di qualche secondo, a mano richiede uno sforzo fisico notevolissimo, e anche un sacco di tempo, anche nell'ordine dei 10-15 minuti.
Il peso dell'auto poi non aiuta, se lo pneumatico è molto sgonfio dovrete molto probabilmente smontare la ruota, quindi per non trovarsi in situazioni complicate è consigliato investire qualche decina di euro in un compressore portatile ed essere sempre pronti a ogni evenienza.
Come gonfiare le gomme con l'azoto
Forse avrete sentito parlare della possibilità di gonfiare gli pneumatici con l'azoto, ma cosa significa? Iniziamo con un dato: l'aria che respiriamo è composta al 78% di azoto, al 20,9% di ossigeno, poi di argon, anidride carbonica e altri componenti.
Quindi gonfiare le gomme con l'aria implica comunque gonfiarle con una parte maggioritaria di azoto. Quello che cambia quando si dice di gonfiare gli pneumatici con l'azoto è ovviamente la percentuale, che passa al 90%.
Perché farlo? Perché l'azoto è privo di umidità, il che lo rende perfetto per gonfiare le gomme, che così tendono a sgonfiarsi meno e a mantenere più a lungo la pressione.
Questo è particolarmente importante quando nei lunghi viaggi. In queste condizioni infatti se lo pneumatico è sgonfio tende a flettere maggiormente, sviluppando calore. Questo deteriora lo pneumatico e scalda l'aria all'interno, con il rischio di farlo esplodere.
Gli pneumatici gonfiati ad azoto, sgonfiandosi meno, soffrono meno di questo problema (si sgonfieranno comunque), ma soprattutto si scaldano anche meno, e per questo motivo il gonfiaggio ad azoto è utilizzato nelle gare di auto.
Inoltre, scaldando meno si deterioreranno anche meno, come alcuni studi hanno dimostrato.
Ovviamente per auto dalle prestazioni limitate gonfiare con l'azoto le ruote non ha molto senso, anche perché ha un costo, ma in alcune situazioni potrebbe essere un valore aggiunto.
Come si gonfiano gli pneumatici ad azoto? La notizia positiva è che la maggior parte delle gomme da auto può essere gonfiata ad azoto, basta solo rispettare la pressione indicata, quella negativa è che non potrete farlo all'area di servizio.
Per gonfiare le gomme con azoto dovrete infatti andare da un gommista in quanto bisognerà sollevare l'auto con un sollevatore meccanico, sgonfiare completamente le gomme e poi gonfiarle con la miscela di azoto (processo quest'ultimo non dissimile dal gonfiaggio con aria).
In caso di gonfiaggio con azoto, il gommista metterà in genere un cappuccio colorato sulla valvola, in modo da indicare l'utilizzo di azoto. Inoltre apporrà un adesivo all'interno della portiera dell'auto, con indicata la data e la temperatura esterna al momento della gonfiatura.
Ma quanto costa il gonfiaggio con azoto? Andiamo a scoprirlo nel prossimo capitolo.
Quanto costa gonfiare le gomme dell'auto
Il costo del gonfiaggio delle gomme dell'auto dipende da dove andate. Se vi recate a un'area di servizio lungo un'autostrada, potrete fare tutto da soli e la procedura sarà molto probabilmente gratuita.
Diverso il discorso se vi recate dal benzinaio. In alcuni casi potrebbe essere chiesto un euro o meno, a seconda del gestore, mentre dal gommista sarà lui a dover fare l'intervento e vi chiederà un contributo.
A questo proposito, sappiate che ogni 10.000 km è consigliato scambiare le ruote tra anteriori e posteriori per favorire un consumo più omogeneo e comunque potrebbe essere utile fare un controllo della convergenza per assicurarsi che il veicolo sia sempre in condizioni ottimali. Quindi un salto dal gommista potrebbe essere necessario circa una volta l'anno, anche per evitare guai peggiori.
Se invece si vogliono gonfiare le gomme con l'azoto, l'operazione ha un costo.
Il prezzo può variare anche seconda delle dimensioni della ruota, e se per cerchi da 15 / 16 pollici potreste spendere sui 30 euro, per cerchi da 20 / 21 pollici viene a costare una decina di euro in più.
Domande e risposte
Su alcuni dei link inseriti in questa pagina Mobility SmartWorld ha un'affiliazione ed ottiene una percentuale dei ricavi, tale affiliazione non fa variare il prezzo del prodotto acquistato. Tutti i prodotti descritti potrebbero subire variazioni di prezzo e disponibilità nel corso del tempo, dunque vi consigliamo sempre di verificare questi parametri prima dell’acquisto.