Il cashback autostrade finisce nel mirino dell'Antitrust: prima multa e ricalcolo dei rimborsi

Il cashback autostrade finisce nel mirino dell'Antitrust: prima multa e ricalcolo dei rimborsi
Alessandro Nodari
Alessandro Nodari

Il cashback in autostrade è già nel caos. Il sistema di rimborso del pedaggio autostradale, che permette ai guidatori di ottenere un risarcimento proporzionale ai ritardi causati dalla presenza di cantieri sulle tratte, è finito nel mirino dell'Antitrust per pratiche scorrette. Risultato: prima multa minima di 10.000 euro per gli sforzi di Aspi (Autostrade per l'Italia) di introdurre il servizio e revisione delle modalità di calcolo

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L'autorità aveva già avviato il procedimento un anno fa a seguito delle inottemperanze di Aspi, e il programma è stato modificato. Così da maggio arrivano le nuove regole, con rimborsi calcolati prendendo a riferimento la velocità media storica (100 km/h per i veicoli leggeri e 70 km/h per i veicoli pesanti) per ritardi:

  • a partire da 10 minuti per viaggi fino a 99 km
  • di almeno 15 minuti per tutte le altre fasce (fino oltre i 500 km)
Novità anche per le modalità di erogazione dei rimborsi, che potranno avvenire non solo tramite l'applicazione Free to X ma anche attraverso il sito dell'Aspi (immagine di fondo). E le associazioni dei consumatori? Sono divise. Da un lato il Codacons richiede indennizzi diretti in denaro agli automobilisti e multe più salate all'Aspi, mentre l'Unione Nazionale Consumatori plaude all'Antitrust, pur convenendo sull'importo irrisorio della sanzione.
Via: CorCom
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