Le batterie si degradano con l'uso, ma non quelle di Tesla
In un rapporto appena pubblicato, il produttore mostra che dopo 321 mila km le sue batterie calano del 12%Tutto si degrada con il tempo e l'utilizzo, ma le batterie sono uno dei componenti più sensibili (e costosi). Siamo infatti abituati a vedere l'autonomia dei nostri smartphone e portatili (come vedere i cicli batteria del Mac) calare vistosamente nel giro di due anni, e il pensiero di sperimentare lo stesso effetto su un'auto elettrica è sicuramente uno dei motivi che ne frenano la diffusione. Se vi interessa approfondire il futuro delle batterie, dovete leggere cosa sono le batterie allo stato solido.
Tesla però ha appena pubblicato un report in cui spiega come questo non sia un problema per i suoi veicoli, mostrando come anche dopo 200.000 miglia di utilizzo (circa 321.000 km), le batterie perdono in media appena il 12% della loro capacità.
Ora bisogna fare alcune precisazioni. Le cause della degradazione delle batterie sono da imputarsi a diversi fattori, che comprendono non solo l'utilizzo, ovvero la continua scarica e ricarica, ma anche il tempo (si degradano anche stando ferme) e, ovviamente, le condizioni ambientali.
Quando pensiamo al pacco batterie di un'auto elettrica, però, non dobbiamo pensare al nostro smartphone. È vero, sono sempre agli ioni di Litio, ma hanno una chimica diversa, che consente più cicli di carica-scarica e, quindi, una maggiore durata. I veicoli elettrici, poi, dispongono inoltre di sistemi di gestione termica che assicurano un funzionamento stabile in condizioni ottimali, prolungandone il ciclo di vita.
Inoltre mentre noi siamo abituati a caricare i nostri dispositivi fino al 100% e spremerli anche fino alla scarica totale, i veicoli elettrici hanno un cosiddetto buffer, che mantiene la carica tra il 20 e l'80%, limitando in tal modo la degradazione della batteria.
Tesla però ci ha messo del suo, perché nei suoi modelli più performanti utilizza sostanze chimiche a base di nichel che aumentano ulteriormente la durata degli accumulatori. Il dato rilevante è poi che nello studio non sono state incluse le batterie più recenti, composte da litio-ferro-fosfato (LFP), in quanto non vi sono ancora dati sufficienti.
Tuttavia, le celle LFP di solito hanno cicli di vita molto più lunghi rispetto alle batterie ternarie, quindi questi numeri potranno solo migliorare nel tempo.
Detto questo, 321.000 km è praticamente il chilometraggio medio di un'auto quando viene rottamata negli Stati Uniti (in Europa è più basso, circa 240.000 km), il che ci porta all'altro punto che abbiamo lasciato scoperto, ovvero la durata nel tempo.
Ovviamente su un veicolo ad alto chilometraggio questo aspetto avrà un impatto inferiore, ma su un'auto che viene tenuta 10-15 anni?
Tesla non ha fornito proiezioni, ma ha affermato che secondo i dati a disposizione le batterie dei suoi veicoli dureranno per tutta la vita dell'auto e non avranno mai bisogno di essere sostituite. Su questo punto, potrebbe essere indicativo il resto del rapporto di Tesla, che riporta la quantità di emissioni dopo 17 anni di un veicolo elettrico, e il risparmio in termini di CO2 rispetto a un veicolo a combustione.
Vi lasciamo al rapporto, comunque la si pensi interessante, sperando che in quei 17 anni non sia mai stata cambiata la batteria.